AIC AL GOVERNO DRAGHI: ORA VALORIZZARE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

Il presidente nazionale dell'Associazione Italiana Coltivatori, Giuseppino Santoianni, ha ribadito la necessità di rilanciare il Paese partendo dalle aziende che rappresentano il motore della nostra economia


«Sono i piccoli e medi produttori l'orgoglio del Paese che in questi mesi di pandemia hanno rappresentato una forza propulsiva che non si è arresa alle difficoltà del momento ma ha chinato la testa, lavorando ancora più sodo, per reggere l'urto di una crisi senza precedenti. Oggi quei lavoratori che rappresentano il vero motore dell'economia italiana sono le persone che più di ogni altre non devono essere dimenticate ma inserite in quadro ben preciso di programmazione capace di sostenere gli sforzi fatti e rilanciare il Paese Italia nella sua totalità». E' quanto afferma il presidente nazionale dell'Associazione Italiana Coltivatori, Giuseppino Santoianni, che all'indomani della composizione della nuova squadra di governo ha augurato al presidente del Consiglio, Mario Draghi, gli «auguri di un buon lavoro» ed ha già inoltrato formale richiesta di incontro ai membri dell'esecutivo per discutere delle emergenze del settore, ma anche per «dimostrare piena collaborazione a tutta la squadra di Governo chiamata a rilanciare l'Italia in un momento così difficile». 

Il Governo guidato da Mario Draghi dovrà assumere le scelte fondamentali per il futuro del Paese anche grazie alla dote finanziaria del Recovery Plan che destinerà all'Italia risorse poderose che non si vedevano dal dopoguerra. «Serve allora - ha dichiarato Santoianni - fissare bene i temi e le priorità puntando sull'agricoltura, il lavoro, la sostenibilità delle produzioni e l'innovazione guardando alla complessità del Paese senza dimenticare le identità dei territori». Per questo Santoianni ha chiesto di puntare sulla valorizzazione del biologico come «strada maestra per l'Italia del Made in Italy in campo agroalimentare» puntando ad essere una delle nazioni più evolute in questo settore produttivo che «al Sud ed in particolare in Calabria rappresenta già un fiore all'occhiello delle nostre produzioni. I produttori che da generazioni hanno fatto della qualità e della sostenibilità una scelta di vita, e che oggi rappresentano i custodi della biodiversità alimentare che ci caratterizza e di rende unici nel panorama internazionale, devono essere considerati e valorizzati per quello che hanno svolto anche in questa crisi pandemica». Sostenere queste aziende, i loro lavoratori, sarà uno dei passaggi fondamentali che chiediamo al Governo per rilanciare le imprese, sostenere le produzioni eccellenti che legano l'Italia dal Nord al Sud, e che sono la base per far ripartire l'economia, il turismo, le comunità». 

L'agricoltura, in generale, può offrire una chiave di volta per l'Italia che verrà e come Aic - ha concluso Santoianni - «saremo al fianco del Governo se sceglierà di aiutare l'Italia partendo dalle periferie e guardando al Paese come unica e grande realtà che ha bisogno di rinascere».


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Avi Communication / Vincenzo Alvaro 

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