TEREZIN, LE FARFALE NON VOLANO QUI. CASTROVILLARI PROMUOVE LO SPETTACOLO PER RICORDARE LA COMUNITA’ EBRAICA
NEL GIORNO DELLA SHOAH, CON UNO SPETTACOLO TEATRALE, INIZIA UN PERCORSO CULTURALE CHE PORTERA' AD UN GRANDE EVENTO DI RISCOPERTA E VALORIZZAZIONE DELLA PRESENZA EBRAICA NEL POLLINO
Valorizzare e riscoprire la presenza degli ebrei nell'entroterra del Pollino, approfondirne aspetti culturali, promuovendo così la storia del passato e facendola diventare elemento aggiunto per attrare turismo, parlare del territorio, focalizzare l'identità attraverso laboratori, spettacoli, escursioni, degustazioni di prodotti locali che abbiano un legame con la cultura ebraica.
E' questo l'obiettivo dell'evento "Il cammino - la presenza ebraica nel Parco del Pollino" ideato e realizzato dall'associazione culturale Oikos, presieduta da Francesco Varcasia - in collaborazione con il Parco Nazionale del Pollino, presieduto da Domenico Pappaterra, il Comune di Castrovillari, con il Sindaco Domenico Lo Polito, e attraverso l'assessorato alla pubblica istruzione affidato all'assessore Pino Russo, la Regione Calabria che ha cofinanziato il progetto attraverso gli interventi di valorizzazione del sistema dei beni culturali per la riqualificazione ed il rafforzamento dell'offerta culturale regionale - che vivrà il suo prologo in occasione del giorno della Memoria.
Al Teatro Sybaris, domenica 27 gennaio alle ore 21.00, andrà in scena lo spettacolo "Terezin, le farfalle non volano qui" della compagnia teatrale Linea Sottile, diretta da Massimo Costabile e Antonella Carbone che propone il racconto della terribile realtà dei bambini che furono internati nel lager di Terezin prima di essere uccisi nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori ad Auschwitz. Nel campo di concentramento di Terezin furono rinchiusi 15.000 bambini di cui solo qualche centinaia riuscì a sopravvivere. Durante il periodo di internamento i bambini, tutti al di sotto dei 14 anni, riuscirono a scrivere poesie e comporre disegni. Disegni e poesie che descrivono la vita squallida del ghetto, ci comunicano un senso di oppressione e un’angoscia che toglie il respiro. L'attrice, Antonella Carbone, nel doppio ruolo di narratrice e di superstite, permette allo spettatore di rivivere da una parte, le sofferenze, le paure, la disperazione, la solitudine nel campo di concentramento di Terezin e dall’altra, attraverso i disegni e le poesie, la speranza dei bambini di rivedere di nuovo una farfalla volare sui prati.
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito ed aperto a tutti e sarà l'anteprima per annunciare al pubblico della città l'evento vero e proprio che si svolgerà nella prossima primavera e che, con una tre giorni dedicata, coinvolgerà i giovani delle scuole attraverso un percorso di conoscenza del territorio, delle sue tracce storiche ed identitarie, educando ad un turismo sostenibile.
Vincenzo Alvaro
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