Il 60° Carnevale di Castrovillari entrerà nel vivo l’8 Febbraio, giovedì grasso, con
l’incoronazione di “Re Carnevale”. Per 5 giorni salirà sul trono della Città di Castrovillari,
divertendosi il più possibile; le porte del suo palazzo saranno aperte e le cucine pronte ad accogliere
chiunque voglia assaggiare cibo prelibato, ma per fare ciò deve allontanare la sorella minore,
ovvero la “Quaresima” ; inizia così la teatrale diatriba, in vernacolo, tra il Re Carnevale e la
Quaresima. Di seguito il tradizionale rituale dell’incoronazione di quest’ultimo e la conseguente,
simbolica, nelle sue mani, delle chiavi della città da parte del sindaco Mimmo Lo Polito. Con le
chiavi si aprirà la porta della gioia e del mascheramento che durerà fino al 13 febbraio, martedì
grasso, quando il “Re” verrà bruciato sul rogo e la Quaresima prenderà il suo posto. A seguire la
tradizionale “Sirinata d’a Savuzizza”, uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del
Carnevale di Castrovillari, giunto alla sua XVI Edizione è dedicato al compianto artista
castrovillarese Gianni Francomano. La manifestazione, che si tiene il giovedì grasso, riprende
l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”. Gruppi mascherati,
accompagnati dal tradizionale suono della fisarmonica e del tamburello, girano per le case dove
chiedono ospitalità ed intrattengono i padroni di casa e gli amici di quest’ultimo con canti e
tarantelle in cambio di una bevuta e di prodotti tipici. Un evento ormai istituzionalizzato a cui la Pro
loco da qualche anno, ha voluto dare un logo, un simbolo, “la maschera”; maschera che non serve a
nascondersi, bensì a rivelarsi, a svelare un’anima gioiosa, un cuore che da sempre vive con passione
ed entusiasmo il Carnevale di Castrovillari, di cui, forse, a’ sirinata d’a’ savuzizza è la nota più
autentica e popolare, a cui tutti possono partecipare, tra danze, musiche e scherzi, per dare spazio
alla gioia e all’incontenibile frenesia. Una operazione mirata e lungimirante che riporta il carnevale
al centro dell’attenzione di un’ intera comunità che rivive il rito carnascialesco per come vuole la
tradizione. L’idea della maschera che è diventato, come dicevamo il simbolo della sirinata d’a
savuzizza, è di Stefano Ferrante, Elmira Boosari ispirati da una maschera che ormai da anni il
direttore artistico Gerardo Bonifati, indossa il giovedì grasso per parteciparvi.
Anche quest’anno il tutto si svolgerà nel “Rione Pantaniddu”; in ogni casa ci sarà una giuria
formata da componenti di diverse Associazioni di Castrovillari, a loro va l’arduo compito di
decretare il vincitore. L’intento principale degli organizzatori è quello di rivitalizzare il centro
storico della città in generale e del “Rione” in particolare. Dopo il successone delle precedenti
edizioni, con una massiccia partecipazione di pubblico, gli organizzatori hanno pensato di
continuare le “serenate” dando seguito a feste notturne, il giovedì grasso (08 febbraio 2018); il
venerdì (09 febbraio 2018) sempre nello stesso rione, “Canti e fatti ‘ndaVanedda Larga”.
Festival dei Cantastorie cura di Calabria Sona e Unione Cantastorie e sabato (10 febbraio 2018)
con “Spizziculia cu lliSkapizza”. Aperitivi e concerti.
Ufficio stampa
ARCA COMMUNICATION
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