CALÀBBRIA TEATRO FESTIVAL … VINCE LA IV EDIZIONE DEL FESTIVAL DEI CORTI  “PISCIK. FUORI E DENTRO IL GIARDINO”

Vince la IV edizione del “Festival dei corti “:  “Piscik. Fuori e dentro il giardino” di e con Luca
Oldani della compagnia “La Ribalta Teatro” con la seguente menzione :” per il lavoro di ricerca, la capacità
dell’attore di entrare nella psicologia del personaggio tratto dal giardino dei ciliegi” di Checov; la capacità di
utilizzare il gioco scenico e un corretto uso degli elementi di scena che l’attore ha saputo rendere vivi”.
L’evento era inserito nella VII edizione del  Calàbbria Teatro Festival organizzato dall’Associazione
Culturale “Khoreia 2000” sotto la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di
Angela Micieli. “Piscik “, uno corto teatrale pensato sulla figura di Simeonov Piscik, personaggio de
“Il Giardino dei Ciliegi” di A. Cechov. Il Giardino diventa una cornice dove il personaggio presenta
tutta la sua grottesca e malinconica poesia, la sua impotenza verso il mondo che lo circonda, le sue
debolezze. Soldi e amore sono gli impulsi che lo guidano costantemente nel più riuscito e umano
limbo Cechoviano. Salgono sul podio al secondo posto “@Tiffany” di e con Christian Gallucci e
Anna Sala. Assistente Ilaria Cassanmagnago della compagnia Coperte strette”; con la seguente menzione:”
Per l’originalità del testo, l’uso dello spazio scenico, la capacità di utilizzare in maniera consapevole, tempi,
ritmi e contrappunto. Per la fotografia studiata senza decorazioni. “@Tiffanys” è uno studio sull’amore
all’interno di una coppia e il movente, da parte della compagnia,per analizzare modi e dinamiche di una
relazione, nonché indagare il sottile confine esistente tra il convenzionale meccanismo della messinscena e
l’adesione di interpreti e pubblico a tale meccanismo. Terzo posto per “ Io non avevo mai deciso di
volare”  della compagnia Onirika del Sud. Testo e regia Pierpaolo Saraceno con Pierpaolo Saraceno,
Mariapaola Tedesco e Alessandro Lo Piccolo.  Musiche di Concetto Fruciano; con la seguente
menzione:” Per il tema trattato, l’inquadratura scenica, la forte carica emotiva attraverso una
sapiente forza espressiva”. “ Io non avevo mai deciso di volare” , un viaggio infinito di un uomo, che
per sbaglio entra in una stanza buia, ma calda, un viaggio oltreoceano attorno a quelle terribili
condizioni degli antichi emigranti. La “giuria tecnica” era  composta da  (Umberto CARACCIA,
Diletta D’ASCIA, Federico PROSPERI, Federica GRISOLIA) che ha consegnato anche il “Premio per
il miglior attore” a Antonio De Nitto per il monologo “Rukelie” della compagnia Macondo; con
la seguente menzione:” Per la costruzione dello sviluppo emotivo, la presenza scenica, il rapporto
con il pubblico”. “Rukelie” di Peppe Millanta diretto e interpretato da Antonio De Nitto;  narra la
storia del pugile sinti Johann Trollmann, una delle vittime dimenticate del porajmos, il genocidio
degli zingari durante la seconda guerra mondiale.
Il monologo vince anche il “Premio della giuria popolare”. Il Premio miglior attrice va a
Margherita Bertoli con “Anna Cappelli” della compagnia internazionale “Kamma” con la
seguente menzione :”  Per aver trattato un tema tanto atroce con naturalezza e ironia senza
sfociare nella didascalia drammatica”. “Anna Cappelli” una commedia degli anni ’60 che
impedisce la possibilità di un amore vero e che nasconde una tragedia.
Premio miglio testo a “Ilse Stuttgard, Vedova Kaufmann” dell’ Ass. Cult. Space – Spazi di
creatività eclettica,  testo e regia Michele Zaccagnino, con Bruno Petrosino. Musiche Valter
Dadone, con la seguente menzione :” Per il lavoro di ricerca drammatica e tessitura testuale”. “Ilse
Stuttgard, Vedova Kaufmann”  un monologo ambientato nella Berlino del 1984.
Intanto ieri sera per la terza ed ultima serata del “Festival dei corti” in scena al Sybaris: “Rukelie”
della compagnia Macondo  di Peppe Millanta, diretto e interpretato da Antonio De Nitto.
Il monologo narra la storia del pugile sinti Johann Trollmann, una delle vittime dimenticate del
porajmos, il genocidio degli zingari durante la seconda guerra mondiale.
Dopo essere stato campione di boxe in Germania, viene sterilizzato e mandato in un campo di
sterminio, dove morirà dopo un ultimo incontro di pugilato per la vendetta di un Kapò, riuscendo
però ad infondere coraggio e speranza agli altri detenuti sinti che erano con lui. A seguire “L’uovo
Bob” de Le Baobab;  ideazione Giorgia Presepi e Chiara Venturini con Chiara Venturini e Giorgia
Presepi e Valentina Rastelli, regia Silvia Giorgi e Chiara Venturini, musiche Giorgia Presepi con la
collaborazione Teatro dei Cinquequattrini
Bob è un uovo a cui sono spuntate solo le ali e le zampe, ha uno spiccato desiderio di prendere il
volo e conoscere il mondo ma, ha molta paura.
Le sue paure lo bloccano, non crede di poter riuscire a sopravvivere essendo ancora solo un uovo. A
chiudere “Anna Cappelli” della compagnia internazionale Kamma;  una performance
gastronomica; direzione d’attore: Thierry Gaudin, Idea: Margherita Bertoli, performer: Margherita
Bertoli,testo: Annibale Ruccello. Anna Cappelli è una commedia che nasconde una tragedia: Anna,
giovane donna che sogna di avere il suo posto nel mondo, finge di ribellarsi alle convenzioni sociali
aspirando allo stesso tempo a conformarsi assolutamente. Quest’ossessione impedisce la possibilità
di un amore vero. Abbandonata, scacciata dal suo amante alla fine dello spettacolo, non vede più
altra possibilità che di ucciderlo e mangiarlo per assolvere in fine il suo desiderio di possessione.
A portare il saluto al pubblico del Calàbbria Festival, il vicesindaco di Castrovillari, Francesca
Dorato. (foto Pino Iazzolino)

Ufficio Stampa
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