“Alla luce delle tante notizie diffuse a mezzo stampa o attraverso i social negli scorsi giorni circa la possibile
individuazione di un’area sulla quale far sorgere un impianto per il trattamento dei rifiuti mi preme l’obbligo
di fare chiarezza, una chiarezza che sarà maggiormente amplificata all’interno di un prossimo consiglio
comunale che ritengo essere il luogo deputato all’analisi di tali tematiche.
In particolare si tratta di un sistema integrato di trattamento/recupero/valorizzazione, definito
“Ecodistretto” all’interno del quale dovrà essere possibile la gestione dei diversi flussi di rifiuti nell’ottica di
massimizzare i recuperi e minimizzare i costi. Tale impiantistica sarà dotata delle più innovative soluzioni
tecnologiche al fine di recuperare al massimo tutte le tipologie di materiali presenti riducendo il materiale di
scarto da conferire in discarica nell’ottica di implementare il paradigma “Discariche Zero”. Il sistema è
concepito e descritto all’interno del recente Piano dei Rifiuti Regionale che oltre a prevedere in maniera
dettagliata la dislocazione geografica di tali impianti, spiega come tale impiantista sia di supporto a tutti i
meccanismi di raccolta differenziata già implementati o che si stanno progressivamente attivando in tutti i
comuni calabresi al fine di rispettare la scadenza imposta dalla Comunità Europea la quale prevede il
raggiungimento della percentuale media di raccolta differenziata del 65% entro il 2020.
In maniera ancora più dettagliata l’Ecodistretto consentirà di avere le seguenti linee di valorizzazione dei
rifiuti: una linea per il recupero delle frazioni riciclabili contenute nei rifiuti urbani indifferenziati; quella per
la valorizzazione degli imballaggi cellulosici operante in convenzione con i Comuni e con Comieco; una per la
gestione del multimateriale da raccolta differenziata; la linea di valorizzazione del legno da raccolta
differenziata in convenzione con Rilegno; la piattaforma per la gestione del vetro; la linea di trattamento
anaerobico della frazione umida e della raccolta del verde pubblico con produzione di biogas e upgrading a
biometano da immettere direttamente in rete, nonché produzione di un ammendante compostato misto di
qualità.
E’ da sottolineare come oltre a garantire la completa eco-compatibilità dell’intero impianto attraverso il
soddisfacimento di tutti gli specifici controlli e vincoli di legge, la localizzazione in un determinato ambito
territoriale di un siffatto sistema, caratterizzato dalla gestione dell’intero processo gestionale dei rifiuti,
consente tra l’altro di favorire, a latere, lo sviluppo di un sistema imprenditoriale nuovo (Start Up) che possa
completare le attività che portano al completo recupero/riciclaggio delle Materie Prime Seconde (MPS) che
si rendono disponibili nell’Ecodistretto. Si può così tendere a realizzare una “economia a ciclo chiuso” e di
“prossimità” verso la quale tende l’idea stessa di Ecodistretto.
Tale impiantistica dovrà essere realizzata all’interno della zona nord della provincia di Cosenza perché la
restante parte della provincia sarà servita da una piattaforma analoga , la cui realizzazione è prevista come
aggiornamento dell’esistente impianto di Rossano al fine di bilanciare la distribuzione dei rifiuti da gestire,
ai quali continueranno a concorre anche gli impianti privati attualmente presenti sul territorio e che sono in
grave sofferenze a causa della mancanza di una impiantistica pubblica di supporto alla raccolta
differenziata.
Una volta chiarito il contesto generale in cui ci si muove, mi preme sottolineare che il Consiglio Comunale
sarà chiamato a licenziare soltanto una manifestazione di interesse alla localizzazione del suddetto
impianto all’interno di una specifica area che nel caso particolare è stata individuata all’interno del sito industriale del Cementificio, per la quale la proprietà ha dato la sua disponibilità anche al fine della
ricollocazione produttiva di parte dei propri addetti, attesa la chiusura della fase industriale di utilizzo del
forno di cottura.
La scelta effettiva sulla localizzazione dell’Ecodistretto resta comunque in capo alla Regione Calabria che
farà le proprie valutazioni di carattere pratico e logistico anche perché l’investimento di 45 milioni per la
costruzione dell’impianto (con evidenti ricadute economiche sul territorio ospitante) è a completo carico
della Regione la quale utilizzerà risorse Europee appositamente vincolate per tali interventi da impegnare
entro il 31/12/2017.
Fermo restando che l’impianto previsto non costituisce pericolo per l’integrità delle matrici ambientali
(terreno, aria, acqua) e che sono previsti processi industriali tesi al recupero dei materiali riciclabili presenti
nei rifiuti urbani, le ricadute occupazionali sono riconducibili sia all’occupazione diretta, stimata nella fase di
realizzazione in circa 100 unità e nella fase di gestione in circa 50 addetti, oltre che all’indotto, costituito
prevalentemente da possibili Start Up che nella logica della “prossimità” si potranno aggregare
all’Ecodistretto con la finalità di chiudere in loco il ciclo del riuso delle MPS ivi disponibili.
Questi sono tutti gli argomenti in questione non come possono apparire ma come in realtà si evincono dai
documenti ufficiali e dai dati disponibili che dovrebbero aumentare la consapevolezza dei cittadini ed
aiutare ad orientare le scelte decisionali in un’ ottica moderna nella quale, senza antichi retaggi e pregiudizi,
si dovrebbe iniziare a percorrere tutti insieme la strada che coniuga lo sviluppo economico e tecnologico con
le problematiche ambientali e lo spirito di chi guarda ai problemi, non come tali, ma come se fossero
sempre una opportunità da cogliere.”
f.to Pasquale Pace
Assessore all’Ambiente,
Energia e Pianificazione Tecnologica
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