Per il terzo giorno di Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena
contemporanea, ideato da Scena Verticale con la direzione artistica di Saverio La Ruina e
Dario De Luca e quella organizzativa di Settimio Pisano, il cartellone si arricchisce di
appuntamenti.
Ancora spazio alla formazione con L’attore senza spettacolo, il laboratorio per attori diretto
da Roberto Latini che inizierà oggi alle ore 12.00 al Castello Aragonese. Il workshop,
attraverso considerazioni teoriche e pratiche, sarà una riflessione sui modi, i tempi, i ritmi e
i percorsi della scrittura che diventa scenica.
Come un impulso diventa idea, quale percorso
compiono le parole, i suoni e le azioni perché diventino scenicamente possibili. Ai
partecipanti sarà richiesto lo sviluppo di una scena partendo da testi, frammenti, suggestioni
legate alla misura unica e personale che ognuno, su un palco, può avere.
Si entra nel vivo della programmazione alle 19.00 alla Sala Consiliare con l’anteprima
nazionale di Pedigree, di e con Enrico Castellani, a cura di Valeria Raimondi. Babilonia
Teatri porta in scena la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del
padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo.
Pedigree racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e
genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza. Riflette sulle
prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una
generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure. Un lavoro
che è allo stesso tempo un pugno allo stomaco e una carezza, dotato di una scrittura che
scivola leggera ma si attorciglia alle budella, carico di umanità.
Alle 20.30 al Teatro Vittoria I Sacchi di Sabbia presentano in prima nazionale Franco
Stone – Una stoia vera, in scena Francesco Bottai, Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni
Guerrieri, Enzo Illiano, Tommaso Novi, Giulia Solano con la partecipazione esclusiva di Dario De Luca nei panni dell’intervistatore. A Pisa, alla fine del Settecento, circolava la
sinistra “leggenda” del dottor Franco Pietra, un misterioso scienziato, dedito
all’applicazione del galvanismo sui cadaveri di esseri umani. Mary Shelley, in uno dei suoi
tanti pellegrinaggi, potrebbe averlo conosciuto. Da questa suggestione è nato Franco Stone,
un musical sperimentale, che è al tempo stesso una ricerca “divertita” delle fonti pisane che,
nei primi anni dell’Ottocento, ispirarono l’autrice di Frankenstein.
Chiude la terza giornata del festival, alle ore 22.30 al Teatro Sybaris, la compagnia
stabilemobile con il debutto di Aiace, scritto da Linda Dalisi e Matteo Luoni e interpretato
da Abraham Kouadio Narcisse, Estelle Franco, Annibale Pavone. Nell’ultima produzione di
stabilemobile, diretta da Linda Dalisi, un attore ivoriano, un’attrice francese e un attore
italiano rivivono la riscrittura di “Aiace”, da Sofocle. L’ingiustizia degli dei, la follia
dell’eroe e l’ingegno dell’uomo si mescolano senza soluzione di continuità sulle rive di un
luogo tragico e senza tempo. Linda Dalisi entra in contatto con la gura di Aiace dandogli,
sin dal principio, il volto di Abraham Kouadio Narcisse e le lingue che parla. Abraham non
è un attore professionista, e lavora come interprete nelle questure; accanto a lui altri due
mondi rappresentati da Annibale Pavone ed Estelle Franco ruotano nel tentativo di arginare
la sua furia prima, e la sua disperata e inconsolabile risoluzione di morte dopo.
Nell’ambito del Primavera Kids, il progetto dedicato ai bambini, il consueto appuntamento
delle 18.00 alla libroteca la Freccia Azzurra con il kamishibai Il cavallo e il soldato di Gek
Tessaro. Filastrocca “bislacca” di un soldato che vuole andare a fare la guerra e di un
cavallo che non risponde ai suoi comandi.
PRIMAVERA DEI TEATRI 2MILA17
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