Le civiche sul fallimento dei comitati di quartiere

Riceviamo e pubblichiamo

È proprio il caso di dire “nemo propheta in patria”, eppure in ogni sede, sia istituzionale che
pubblica, noi delle Liste Civiche di Solidarietà e Partecipazione avevamo previsto il fallimento dei
comitati di quartiere.
Un utile strumento di partecipazione democratica alla vita amministrativa, se solo fosse stato
utilizzato in maniera corretta, che l’amministrazione a guida Lo Polito ha voluto svilire e non valorizzare
adeguatamente. Una volta ottenuto l’effetto annuncio, come al solito, tutto è stato abbandonato, non
coordinato e seguito; eppure c’era anche uno degli “assessori senza portafoglio” che ha contribuito, nella
fase iniziale della vita dell’organismo, a dare seguito e corpo all’organismo rappresentativo, ma,
evidentemente, non potendo tradurre in atti concreti le proposte offerte all’ente, si è defilata.
Anche il coordinatore dei comitati di quartiere, pur sapendo di non essere compiutamente
rappresentativo di tutti i comitati, poiché due di questi non erano regolarmente costituiti, invece di
adoperarsi per sollecitare l’amministrazione a risolvere il problema, ha contribuito a mantenere nel limbo
le nuove organizzazioni.
Eppure, a ben vedere, i comitati di quartiere assolvono ad un importante ruolo di raccordo fra le
istanze dei cittadini e l’amministrazione comunale, anche in fase di programmazione. Infatti hanno diritto
ad essere preventivamente informati sugli atti attinenti la formazione dei bilanci comunali di previsione e
consuntivo, nonché per ciò che concerne la pianificazione urbanistica e della rete commerciale, la
gestione dei servizi pubblici erogati. Ma v’è di più! I comitati devono ricevere, entro gli stessi termini
previsti per i Consiglieri Comunali, copia degli avvisi di convocazione dei Consigli Comunali e devono
avere uno specifico spazio informativo all’interno del sito internet comunale; tutto ciò, come al solito, è
rimasta lettera morta.
Eppure, nonostante i limiti operativi, i comitati hanno segnalato le varie problematiche dei relativi
quartieri ed offerto soluzioni, ma sono stati ignorati e lasciati in balia del loro destino.
Noi delle Liste Civiche di Solidarietà e Partecipazione già nella discussione consigliare avevamo
avvisato che, per come erano stati concepiti, i comitati avrebbero avuto serie difficoltà di funzionamento
e, tra l’altro, avevamo osservato che una fase “transitoria” di quattro anni era francamente eccessiva e
sarebbe stato sufficiente fare un primo riscontro circa l’effettiva operatività dopo un periodo di 12 mesi, o
massimo 18! Ovviamente i nostri contributi non stati presi in considerazione dall’amministrazione Lo
Polito. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti!
È fin troppo evidente che l’amministrazione Lo Polito, incassato l’effetto propagandistico
immediato attraverso i titoli sui giornali, non ha mai seriamente sostenuto i comitati di quartiere e le loro
funzioni. Restando sordo a tutte le richieste avanzate dalle Liste Civiche di Solidarietà e Partecipazione,
nonché alle istanze che pervenivano anche da alcuni presidenti e/o componenti dei comitati, al fine di
modificare l’organizzazione degli organismi nelle sedi deputate.
Pertanto, non ci resta che sollecitare nuovamente l’amministrazione ad attivarsi in tempi
brevissimi, affinché indica un Consiglio Comunale aperto ai rappresentati dei comitati quartiere, al fine di
giungere ad una compiuta rimodulazione del regolamento ed alla individuazione dei rappresentanti di
quartiere che ad oggi ne sono sprovvisti.
Sperando che anche questo ulteriore appello non rimanga inascoltato.

Maria Antonietta Guaragna
Ferdinando Laghi
Giuseppe Santagada

Consiglieri Comunali delle Liste Civiche di “Solidarietà e Partecipazione"

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