Una settimana di protesta, nessuna risposta

La Calabria è anche questa, la richiesta di diritti cade nel silenzio, di un sistema ben organizzato per auto difendersi, di una politica interessata solo al bacino elettorale e non alle problematiche degl'ultimi.
In Calabria puoi restare incatenato 1 settimana senza ricevere risposta, in una regione dove il lavoro troppo spesso fa rima con compromessi e favori.
Sette giorni sono passati dal 30 Agosto, da quando Rosario Rummolo ha deciso di incatenarsi presso l'autostazione di Castrovillari allo stremo di una situazione che da 17 mesi lo ha lasciato a casa senza stipendio, neanche la sua proposta di rinunciare a tutti gli arretrati pur di riavere il suo posto di lavoro è bastata a suscitare una qualunque tipo di reazione da parte dell'azienda.
Forse allora è arrivato il momento di "alzare l'asticella", forse che sì avrebbero risposte più celeri se le migliaia di persone che hanno manifestato solidarietà a Rosario, bloccassero l'autostazione della città oppure non prenderebbero più nessun mezzo riconducibile a Ferrovie della Calabria, non è un invito certamente , ma forse in questa terra c'è bisogno di azioni eclatanti pur di far capire ai vertici regionali che i diritti non sono solo inchiostro su carta.

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