Non si capisce come si faccia a lasciare incatenato un cittadino per 20 giorni, non si capisce questo assordante silenzio istituzionale, non si capisce cosa si aspetta, forse si aspetta un gesto eclatante come già successo.
La Calabria è anche questo, il silenzio che prima ti nega i diritti, poi ti isola e poi ti lascia solo.
A 20 giorni, da quando Rosario Rummolo si è incatenato presso l'autostazione di Castrovillari, ancora niente arriva dai vertici regionali.
Dopo la solidarietà ed il sostegno di tutta la città, solo voci di corridoio si rincorrono ai piedi del Pollino, voci che sembravano far apparire vicina una svolta, ma che ancora niente hanno portato.
Così 18 mesi senza stipendio sono passati tra promesse, voci, ingiustizie e "Consigli".
Intanto un' altra domenica sta passando, per qualcuno tra il tepore delle mura domestiche e per Rosario sotto i portici di una stazione deserta, con l'autunno alle porte che rende ancora più pesante questa battaglia di dignità.
Commenti
Posta un commento
Commenta questo articolo