L’Archivio di Stato Sezione di Castrovillari e l' associazione culturale
Mystica Calabria, in collaborazione con "Il Diario di Castrovillari" e la
"Confraternita di San Leonardo", organizzano dal 4 al 18 giugno la mostra
"Fraternitas. Le Confraternite di Castrovillari", un'esposizione di
documenti relativi alle stesse confraternite, arricchita da pannelli
illustrativi e oggetti di culto. L'inaugurazione avverrà Sabato 4 Giugno alle
ore 11.00 alla presenza del prof. Giovanni Brandi Cordasco Salmena di
San Quirico, dell'Università di Urbino Carlo Bo, del prof. Leonardo
Alario, esperto e studioso di Tradizioni Popolari, del prof. Cosimo
Garofalo, presidente della castrovillarese Confraternita di San Leonardo e
di una rappresentanza dell'Ordine di san Giovanni in Gerusalemme. La
mostra, senza pretese di voler scrivere la plurisecolare storia delle
confraternite di Castrovillari, in particolare quella condotta su un materiale
documentario limitato, frammentario e spesso di difficile consultazione,
mira a evidenziare e divulgare gli aspetti più significativi della storia
sociale e culturale delle confraternite locali ed è finalizzata a favorire e
promuovere la conoscenza e l' accesso alle fonti archivistiche del territorio
del Pollino, aderendo all' offerta formativa anno 2015 - 2016 della Sezione
d' Archivio di Stato di Castrovillari. Molto interessanti i documenti
custoditi nell'Archivio Storico Comunale, gentilmente concessi per la
mostra, da cui sono state attinte interessanti informazioni. Oggi viviamo
una realtà lontana dalle grandi processioni di quegli uomini che
attraversavano incappucciati le vie dei paesi e poche sono le confraternite
ancora in vita caratterizzate da quel fervore mistico e slancio caritativo.
Inoltre le loro regole e i loro statuti riflettono le condizioni storico-culturali
dell’epoca della loro fondazione. Le confraternite castrovillaresi, numerose
sin dal XVI secolo, con le loro sedi antiche all'interno di chiese e cappelle,
avevano come scopo quello di tenere vivo il culto dei santi titolari,
provvedere all'assistenza di moribondi e al rispetto del sentimento di pietà
verso i morti. Raggruppavano individui appartenenti a una medesima
corporazione di arti e mestieri o uno stesso ceto sociale, tenuti a versare al
priore una quota annua di denaro, assolvevano un ruolo fondamentale in
occasione dell'evento morte, attesa la loro proprietà di sepolture esistenti
all'interno delle chiese in cui avevano sede. Tutti i maschi appartenenti ad
una medesima confraternita erano tenuti a partecipare vestiti da “fratelli”
col cappuccio calato sulla faccia alle esequie di un loro membro. Dal
pregevole volume del “Castrovillari 1743. Uno spaccato di vita d’altri
tempi” di Salvatore Bugliaro e Antonio Sitongia, leggiamo: «dai dati
desunti dal Catasto Onciario di Castrovillari del 1743 risulta che la
confraternita della Morte o Anime del Purgatorio in S. Pietro la Cattolica
(di cui facevano parte esclusivamente i nobili) era tassata per 68,16 once;
quella di S. Giuseppe in S. Giuliano per 32,25 once, quella di S. Giuseppe
nella chiesa di S. Maria di Costantinopoli per 35,48 once e quella della
B.V. della Consolazione per 13,80 once. Napoleone Bonaparte, Imperatore
di Francia e Re d’Italia con proprio decreto del 25/4/1810, ordinò lo
scioglimento delle confraternite e l’incameramento dei loro beni al Monte
Napoleone. Alla data delle imperiali disposizioni le confraternite
castrovillaresi erano 16: Immacolata, Madonna del Carmine, Morte e
Anime del Purgatorio, Nome di Dio, S. Carlo. S. Giacomo, S. Giuseppe (in
numero di due), S. Leonardo, S. Maria del Castello, S. Maria degli Angeli,
S. Maria della Consolazione (Beata Vergine della Consolazione), S. Maria
Scala Coeli, SS. Corpo di Cristo, SS. Crocifisso, SS. Sacramento. Tra le
più antiche confraternite di Calabria primeggiava quella di S. Maria Scala
Coeli di Castrovillari. Dopo la restaurazione borbonica del 1815 ripresero
la loro attività solo le confraternite del SS. Crocifisso, di S. Giuseppe, di S.
Leonardo, della Morte e Anime del Purgatorio, le stesse che attualmente
posseggono delle sepolture in cimitero»
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