COMUNICATO STAMPA
L’opposizione al decreto pro centrale Enel della valle del Mercure è già cominciato
Proprio all’indomani della consacrazione del Parco del Pollino a sito UNESCO, cioè patrimonio
dell’Umanità, la Regione Calabria non si nega l’ennesima figuraccia nel dare una ben
miserabile immagine di sé, licenziando, a firma di oscuri ed iper-sbrigativi funzionari
regionali, la terza autorizzazione alla centrale Enel della valle del Mercure.
Le prime due, infatti, sono già state cassate dalla giustizia amministrativa che ben presto, avrà
modo di occuparsi anche di questa. Il Forum “Stefano Gioia” ricorrerà alle vie legali
immediatamente –e le clamorose incongruità del decreto autorizzativo, in cui non si è
nemmeno tenuto conto delle prescrizioni della deliberazione della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, sono già del tutto evidenti-, per salvaguardare diritti e interessi non soltanto delle
popolazioni della Valle, ma dell’intera Calabria e Basilicata.
Salute, ambiente, lavoro, contrasto alla criminalità organizzata, sono infatti beni comuni non
negoziabili che, con questo atto, la Regione Calabria mette nuovamente in discussione. Né la
politica può immaginare di nascondersi dietro le firme di due burocrati.
Le sue pesanti responsabilità, proprio mentre a Parigi si svolge la Conferenza mondiale sul
Clima ed al nostro paese viene riconosciuto il triste primato europeo di decessi dovuti
all’inquinamento ambientale, sono a tutti evidenti; il Presidente Oliverio non può certo far
finta che uno scandalo del genere, che assurge a cattivo esempio -nazionale e oltre- di
aggressione territoriale ad un’area iper-protetta da fondamentali norme della Comunità
europea, di antidemocratica imposizione a popolazioni pacifiche e laboriose, di supina
subalternità a poteri forti e oscuri, possa passare come “atto dovuto” da parte dei novelli
“azzeccagarbugli” degli uffici regionali. Il suo ostentato disinteresse e il suo ostinato mutismo
sull’argomento, che contrastano clamorosamente con le surrettizie attività di supporto ai
voleri dell’Enel, sono del tutto eloquenti.
Che Enel e i suoi “amici” non si facciano, comunque, alcuna illusione, la nuova battaglia per la
legalità e i diritti delle popolazioni della Valle è già iniziata e continuerà nelle aule dei tribunali
e nelle piazze dei Comuni del Mercure, e non solo. La mobilitazione popolare è in atto, per
difendere diritti sacrosanti. E l’esito di questo ormai ultradecennale, cinico tentativo di
aggressione rimane scontato: lo smantellamento di quel rottame rugginoso chiamato centrale
Enel della valle del Mercure.
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del Territorio
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