E' calato il sipario sulla 30^ Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, un'edizione, piena di emozioni, di colori. I tanti turisti che negli otto giorni della manifestazione, erano presenti in città, hanno potuto toccare con mano l'antico culto dell'ospitalità e della tradizione castrovillarese e soprattutto la grande competenza nell'organizzare una manifestazione di questa portata; il merito va senza dubbio all'Associazione Culturale Gruppo Folk " Città di Castrovillari" ai componenti il sodalizio e soprattutto al suo infaticabile direttore artistico, Antonio Notaro. Un evento importante, quanto autorevole per quanti non sono mancati a questo appuntamento, intriso di tanti elementi: intrattenimento, sport, spettacolo ed incontri e soprattutto tante culture, tradizioni che si sono unite in un unico abbraccio, quello della fratellanza. Una sorta di un lungo viaggio, dove gli attori sono stati i gruppi provenienti dall'Argentina, Burkina Faso, Colombia, India, Macedonia, Messico, Ossezia, Perù naturalmente Italia con il gruppo ospitante " Città di Castrovillari", ed ancora, Ostuni, Pellaro, Mormanno e Nicastro; i protagonisti, il pubblico del festival che stando seduto ha attraversato, emozionandosi, partecipando, vivendo, le varie nazioni ospiti della kermesse. E il " viaggio" è stato raccontato anche dalla coreografia, montata da Tilde e Daniele, Nocera, interpretata dalla ragazze del progetto CEA ( Centro Espressioni Artistiche) e da alcuni componenti dei gruppi partecipanti, ancora una volta, ormai da ben 20 anni, ha aperto l'ultima serata del festival. Un vero e proprio colpo d'occhio, l'ultima meraviglia realizzata da Nocera. Ad aprire la serata ; la cultura andina, con il gruppo proveniente dall'Argentina ,a seguire i movimenti stilizzati, il canto e i tamburi che hanno creato una grande suggestione e una testimonianza viva del continente asiatico, dell'India, ed ancora un caleidoscopio di famose e spettacolari danze tipiche della costa pacifica della Colombia, i virtuosismi e le movenze magiche, raffinate, quasi finte per quanto precise dell'Ossezia, e poi l'esibizione del gruppo ospitante la Kermesse " Città di Castrovillari", cultori delle tradizioni castrovillaresi, che con orgoglio, porta in tutto il mondo, gli usi e i costumi ,gelosamente custodite , oltre che nel cuore, anche nell'arte. E le tradizioni italiane si sono intrecciate con quelle folcloriche popolari del Messico, i rituali sciamanici del Perù che recentemente l'Unesco, ha voluto elevare a patrimonio culturale immateriale dell'Umanità si sono mescolati alla cultura ellenica e alle tradizioni arcaiche della Macedonia per chiudere con gli antichi ritmi dell'Africa sub sahariana, per meglio evocare e diffondere le antiche leggende dell'arte nera africana con il gruppo proveniente dal Burkina Faso. A portare i saluti alla serata presentata dalla giornalista e antropologa, Geneviev Makaping coadiuvata dal direttore artistico, Antonio Notaro, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito che ha sottolineato che "Nonostante siano passati solo sei lustri , il Festival Internazionale del Folclore, nato e cresciuto con l'impegno ineccepibile dell'Associazione culturale " Gruppo Folklorico Città di Castrovillari" , persiste , fiero, nel segno dell'integrazione delle etnie e delle loro culture che lo fanno grande e alimentano il meeting", ed il presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra , " l'Estate Internazionale del Folklore è, anche l'occasione per ribadire l'universalità di alcuni valori come la Fratellanza, la Pace, il rispetto per il Creato di cui noi, abitanti del Pollino, ci sentiamo degni "baluardi".
Trent'anni di festival, di storia, culture, tradizioni, gastronomia, con la prima edizione di " A Via Nova" il cibo di strada che tanto successo a riscosso, vissute appieno per otto giorni nel cuore di " Castrovillari… città festival".
Ufficio Stampa
Anna Rita Cardamone
ARCA COMMUNICATION
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