Chiude col botto SUONI, Festival Etno Jazz

"L'arte di meravigliarmi" (feat. La Shica) il singolo del  nuovo album di Joe Barbieri
"Cosmonauta da appartamento", ha davvero meravigliato ed entusiasmato il pubblico di
“ Suoni”,  che con questa artista napoletano, che ama il pudore, una virtù
irrinunciabile che avvolge le sue canzoni e la sua intera carriera, ormai più che ventennale,
ha udito delle sonorità etniche, soul e di rock acustico. Quarto album a suo nome e
dedicato al tema del viaggio, il quarantenne cantante e autore napoletano non
nasconde però l'orgoglio di chi, rinunciando alle scorciatoie del successo, ha raggiunto
traguardi internazionali inimmaginabili per tanti colleghi (apparentemente) più in vista. I
giudizi che la critica gli riserva, ora esposti sulla home page del sito ufficiale, sono
eloquenti. Uno per tutti: "La musica di Barbieri sancisce la differenza tra bellezza e
grazia", garantito dall'autorevole magazine francese Les Inrockuptibles. A  lui consegnato
il” Premio Suoni d’Autore 2015”.
Ma il festival etno jazz, nato dieci anni fa dall’intuito di due castrovillaresi, che tanto si
spendono per il loro paese, Gerardo Bonifati, direttore artistico anche di uno dei
carnevali più importanti del meridione d’Italia e Sasà Calabrese, affermato musicista che
da anni calca, con artisti di un certo calibro ( Mariella Nava, Anna Mazzamauro solo per
citarne alcuni)palcoscenici nazionali, ha dato l’ opportunità di ascoltare e apprezzare
artisti straordinari di riconosciuto valore, capaci di rappresentare con progetti originali
carichi di affascinanti contaminazioni etno-jazz, l’arte e la cultura dei rispettivi paesi di
appartenenza;  e valorizzare  i musicisti della nostra terra, dando loro la possibilità di
condividere palco e musica con artisti di assoluto valore. Due obiettivi che si erano
prefissi e che sono stati raggiunti appieno.
Ma l’ultima sera  è stata aperta da  musicisti calabresi con la passione per la musica
tradizionale in una parola “ Marasà” eccellenti interpreti non solo del folk urbano
calabrese ma anche di quello rurale, con un’ottica che al tempo stesso ci lascia
intravedere una direzione nuova, volta più alla sperimentazione che alla riproposta.
E non poteva mancare in un festival di questa caratura un omaggio ad un grande
appassionato di jazz,  ad un poeta con una spiccata sensibilità alla “nota blue“, una delle
sue aspirazioni era quella di dare parole agli assoli di Charlie Parker, l’indimenticabile,
Luigi Tenco. Le sue melodie, sono riecheggiate nello splendido scenario del Chiostro del
Protoconvento Francescano di Castrovillari, grazie a Roberto Musolino ed il suo
quartetto che ha rielaborato  il repertorio di Tenco in chiave  jazz, seppur rispettando la
forma "canzone".  I suoi brani più conosciuti , Vedrai Vedrai, Mi sono Innamorato di te,
sono stati impreziositi dagli arrangiamenti di Roberto Musolino e magistralmente
eseguiti dal  Alfredo Biondo (pianoforte),  Alessio Sisca (batteria), Sasà Calabrese
(contrabbasso) e Roberto Musolino (voce, melodica e piccolo basso).
Insomma un Festival, che prendendo in  prestito un brano del grande canzoniere Tenco, “
Un giorno dopo l’altro”, ha regalato, al pubblico di “ Suoni” un giorno dopo l’altro, emozioni
e sensazioni vissute appieno e da raccontare.
E mentre gli artisti proseguono il loro cammino , “ Suoni” continua fino a venerdì gli ultimi
due giorni di “ ESTADANZA” novità assoluta di questa edizione , per una settimana  si
sono svolti corsi di musica e danza popolare con il prof Pino Gala, ricercatore
etnocoreologo, antropologo della danza che nel 1987 ha fondato l’Associazione Culturale “
Taranta” e dal 96 dirige la prima Scuola Nazionale di Formazione per insegnanti di danza
popolare, i corsi hanno avuto la supervisione di UISP Danza, L’intento è stato quello di
mantenere vivi balli e musiche tradizionali e soprattutto quell’atmosfera festosa tipica della
tradizione popolare che continuerà venerdì 24 luglio alle ore 11,30 con la presentazione
dell’album “ Il ritmo dopo la cadenza” di Paolo Martino .


Castrovillari 23 luglio 2015

UFFICIO STAMPA

Anna Rita Cardamone
ARCA Communication

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