Che l'elezioni avrebbero fatto saltate qualche equilibrio lo so sapeva ed ecco che a 2 giorni dalla chiusura delle urne sul giornale di Calabria leggiamo:
(www.giornaledicalabria.it)
È stato revocato dall’incarico il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Gianfranco Scarpelli. La decisione è stata adottata dal commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario, generale Luciano Pezzi. La revoca è stata disposta a causa del rinvio a giudizio di Scarpelli per l’affidamento di alcuni incarichi legali. Affidamento che gli era anche valso l’interdizione dai pubblici uffici per due mesi. “La revoca – ha detto Pezzi – era stata decisa da tempo e non era stata applicata per la mancata nomina del Commissario ad acta. Una volta che si è proceduto alla nomina, è stato avviato il procedimento che ha portato al provvedimento”. Sulla decisione del commissario Pezzi interviene la Cgil Pollino Sibaritide Tirreno. “Accogliamo con soddisfazione – è scritto in una nota – la revoca che in data odierna il commissario alla sanità calabrese, generale Pezzi ha disposto nei confronti dell’ex direttore generale dell’Asp di Cosenza, Scarpelli. Auspichiamo che a questo provvedimento, che avevamo più volte richiesto come Cgil territoriale, ne seguano altri, con l’obbiettivo di azzerare un direttorio piegato su scelte penalizzanti per l’area della Sibaritide, del Pollino e dell’Alto Tirreno ed assicurare un management imparziale che risarcisca l’intero territorio, falcidiato da una gestione negativa che ha pregiudicato i livelli essenziali di assistenza, la rete di emergenza urgenza, che ha chiuso ospedali strategici come quelli di Trebisacce, Praia a Mare, Cariati, privando i cittadini della continuità assistenziale e che ha marginalizzato gli ospedali di Castrovillari, Corigliano, Rossano, Cetraro, facendoli diventare terra di conquista e di scorribande politiche”. “Sono di queste settimane – prosegue la nota – dei nuovi casi di gestione poco trasparente del settore già richiamati dalla stampa regionale e che ci viene segnalata in diverse aree del territorio provinciale circa presunte nomine nella sanità o avviamenti di progetti o corsi di formazione in concorso con il dipartimento lavoro per disoccupati, avvenuti in pieno blocco dal piano di rientro dal debito sanitario”.
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