COMUNICATO STAMPA
Ancora una volta ENEL esce allo scoperto -e in maniera assai negativa o addirittura sospetta- sul problema della tutela della salute delle popolazione della valle del Mercure e degli stessi addetti alla mega-centrale elettrica che lì si trova. Tornano a far parlare di sé le ingenti quantità di amianto presenti nella centrale dell’ENEL, già oggetto di interrogazioni al Parlamento, rimaste senza adeguate risposte. Ed è proprio per questo motivo che l’on.le Antonio Placido (SEL), unitamente alle Associazioni e Comitati che da oltre dieci anni lottano contro le scempio che Enel vorrebbe fare della Valle, del Parco Nazionale del Pollino e della gente che lì vive e lavora, ha presentato una domanda di accesso agli atti all’Azienda Sanitaria di Cosenza. Proprio per verificare i documenti relativi alla presenza ed alle modalità di trattamento e smaltimento dell’amianto presente in entrambi i due gruppi della vecchia e scalcagnata centrale del Mercure. E così, dopo l’accesso agli atti -concesso dall’Azienda Sanitaria- la successiva richiesta di copia di parti dei numerosi fascicoli costituenti l’incartamento, sono stati evasi solo per quello che riguarda la pertinenza dell’Azienda sanitaria stessa. L’ENEL ha infatti opposto un netto rifiuto. Toccherà ora all’Ufficio legale dell’ASP decidere sul prosieguo di questa oscura e torbida vicenda. Rimane il fatto che ENEL, con il suo inaccettabile comportamento, contrario alla trasparenza, e la sua volontà ostativa al chiarimento di questa delicatissima vicenda, si è posta, per l’ennesima volta, in contrasto con i diritti e gli interessi delle popolazioni. Lavoratori della centrale compresi. E, se dall’imbelle Ente Parco non c’è ormai da aspettarsi nulla di buono, viene invece da chiedersi che ruolo svolgano realmente i Sindacati confederali, oltre a quello, adempiuto con sollecitudine e impegno degni di miglior causa, di “correre in soccorso” -sempre e comunque- dell’azienda elettrica. A differenza dei Sindacati di Base, da sempre schierati con le popolazioni del Mercure e contro il folle progetto dell’ENEL. Il problema dell’amianto è ben noto e dibattuto da anni, eppure CGIL, CISL e UIL, non hanno sin qui ritenuto di prenderlo neanche in considerazione, limitandosi a ignorarlo a oltranza. Certo, così non si “disturba il manovratore”, ma come la mettiamo con i diritti dei lavoratori?
30 giugno 2014
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del Territorio
Ancora una volta ENEL esce allo scoperto -e in maniera assai negativa o addirittura sospetta- sul problema della tutela della salute delle popolazione della valle del Mercure e degli stessi addetti alla mega-centrale elettrica che lì si trova. Tornano a far parlare di sé le ingenti quantità di amianto presenti nella centrale dell’ENEL, già oggetto di interrogazioni al Parlamento, rimaste senza adeguate risposte. Ed è proprio per questo motivo che l’on.le Antonio Placido (SEL), unitamente alle Associazioni e Comitati che da oltre dieci anni lottano contro le scempio che Enel vorrebbe fare della Valle, del Parco Nazionale del Pollino e della gente che lì vive e lavora, ha presentato una domanda di accesso agli atti all’Azienda Sanitaria di Cosenza. Proprio per verificare i documenti relativi alla presenza ed alle modalità di trattamento e smaltimento dell’amianto presente in entrambi i due gruppi della vecchia e scalcagnata centrale del Mercure. E così, dopo l’accesso agli atti -concesso dall’Azienda Sanitaria- la successiva richiesta di copia di parti dei numerosi fascicoli costituenti l’incartamento, sono stati evasi solo per quello che riguarda la pertinenza dell’Azienda sanitaria stessa. L’ENEL ha infatti opposto un netto rifiuto. Toccherà ora all’Ufficio legale dell’ASP decidere sul prosieguo di questa oscura e torbida vicenda. Rimane il fatto che ENEL, con il suo inaccettabile comportamento, contrario alla trasparenza, e la sua volontà ostativa al chiarimento di questa delicatissima vicenda, si è posta, per l’ennesima volta, in contrasto con i diritti e gli interessi delle popolazioni. Lavoratori della centrale compresi. E, se dall’imbelle Ente Parco non c’è ormai da aspettarsi nulla di buono, viene invece da chiedersi che ruolo svolgano realmente i Sindacati confederali, oltre a quello, adempiuto con sollecitudine e impegno degni di miglior causa, di “correre in soccorso” -sempre e comunque- dell’azienda elettrica. A differenza dei Sindacati di Base, da sempre schierati con le popolazioni del Mercure e contro il folle progetto dell’ENEL. Il problema dell’amianto è ben noto e dibattuto da anni, eppure CGIL, CISL e UIL, non hanno sin qui ritenuto di prenderlo neanche in considerazione, limitandosi a ignorarlo a oltranza. Certo, così non si “disturba il manovratore”, ma come la mettiamo con i diritti dei lavoratori?
30 giugno 2014
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del Territorio
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