Sul "Mercure", il forum Stefano Gioia chiede le dimissioni di Pappaterra

COMUNICATO STAMPA
E’ tempo, come da più parti e più tempo insistentemente richiesto, che il Presidente Pappaterra venga rimosso dal suo incarico. Sta trascinando il Parco del Pollino alla disintegrazione. Dopo anni di gestione più che discutibile, in un Parco aggredito da incendi e cinghiali, da manufatti in cemento e ridicole performance pseudo-artistiche, da sprechi economici e interessi clientelari, la vicenda della Centrale del Mercure ha colmato la misura. C’è forse in corso una occulta manovra per arrivare alla disgregazione del Parco a vantaggio di un folle tentativo di industrializzazione? Completamente succube degli interessi dell’ENEL, Pappaterra ha trovato, per altro, nel corso della recente Assemblea della Comunità del Parco, un altro valido attendente degli interessi contrari a quelli delle popolazioni. E pure lui Presidente. Marcello Pittella, che finge di cambiare giornalmente parere sulla centrale, ma la cui fedeltà alla causa “elettrica” è fuori discussione. Inutilmente, Sindaci coraggiosi hanno espresso le loro lucide analisi, cui nessuno ha avuto la capacità e l’ardire di ribattere. Inutilmente la realtà dei fatti è stata illustrata. Inutilmente è stato invocato il rispetto degli impegni assunti e della legalità. Il copione era già scritto. E, per assicurarsi che fosse anche recitato fino in fondo, il buon Presidente Pittella non si è mosso un attimo, se non per fisiologici bisogni, dal tavolo della presidenza.
La montagna ha comunque partorito un topolino. Il cosiddetto accordo di compensazione – vale a dire: noi vi danneggiamo, però, in compenso, vi diamo un po’ di danari- sottoscritto con Enel da Sindaci più simpatici di altri (o più “raccomandati”…), illegittimo era, illegittimo rimane. Esattamente come la riunione di lunedì. Intanto, la centrale chiusa era e chiusa resta. La lotta della gente del Mercure per la salute, i diritti, il lavoro, la dignità prevede solo la vittoria. Se lo mettano bene in testa ENEL e i suoi compari, compresi i teppisti (esterni ed estranei al territorio, ma ancora una volta portati a violento supporto degli interessi dell’azienda elettrica) che per festeggiare da par loro l’esito della riunione, non hanno trovato niente di meglio che aggredire e minacciare gravemente i pacifici cittadini di Viggianello e Rotonda. Sortendo però l’effetto di dare a loro un altro motivo di lotta in più. Quello per la sicurezza sociale e contro ogni infiltrazione malavitosa.   

26 marzo 2014  
          Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della legalità e del territorio   

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