Proposte di valorizzazione dell'ex tracciato ferroviario

LETTERA APERTA 
Associazione ACANTO – Amici della Terra “Pollino”- Un Gruppo di Cittadini

G.li Sindaco Lo Polito e Sindaco Di Leone, Assessori, Consiglieri e Cittadini,
questa lettera è un modo per esprimere la nostra insoddisfazione sul progetto di valorizzazione dell’antico tracciato ferroviario finanziato nel PISL Attraversando natura i luoghi dell’acqua e della storia tra il Pollino e la Valle dell’Esaro.Il progetto con un costo di 1.593.856 euro (dal quadro economico progetto preliminare) prevede d’investire migliaia di euro per l’acquisto di decine di bici a pedalata assistita, sistemi “altamente tecnologici” (tra l’altro già finanziabili in un altro progetto approvato) e pensiline dove poter pagare anche le bollette. E’ un investimento necessario? Un investimento che crea occupazione? Poco  o niente si fa per valorizzare concretamente le risorse presenti sul tracciato (manufatti, storia della ferrovia, paesaggio, risorse naturalistiche e culturali). Un investimento sbilanciato in cui non emergono gli elementi strategici di crescita e sviluppo ecoturistico compatibile con la nostra realtà e che richiamano il concetto di “vie verdi”.

La NOSTRA PROPOSTA è:
1) Rimodulare il piano economico eliminando la spesa per i “sistemi tecnologici avanzati” puntando alla valorizzazione delle bellezze del tracciato (storiche, paesaggistiche e naturalistiche) nonché sulla storia della ferrovia (patrimonio di valori e infrastrutture strettamente legato alla memoria collettiva), in linea con le nuove tendenze del turismo nazionale e internazionale che predilige un rapporto più intimo con i luoghi e la natura.
2) Riprendere, per quanto possibile, i fabbricati disponibili (es. caselli abbandonati), e utilizzarli come strutture museali, per il noleggio di bici (bici“classiche”, alcune a pedalata assistita  da caricare all’occorrenza dentro la struttura, alcuni tandem e carrelli per bambini da collegare alle bici), per punto informazioni, per l’ospitalità, etc., Questo potrebbe avere una buona ricaduta d’immagine ed economica e, inoltre, si eviterebbe l’abbandono e quindi l’inesorabile distruzione degli stessi.
3) Allungare il tracciato anche verso “sud” (il territorio di Castrovillari arriva oltre l’ex fermata di Eianina) per considerare, in un imminente futuro, il collegamento con Civita (realtà turistica ormai affermata). Il tracciato in questa direzione si presenta completamente pianeggiante e potrebbe offrire inoltre, a bambini e amanti della bici (privi di piste ciclabili urbane), uno spazio in pianura dove potersi muovere senza pericoli.
4) Attrezzare il percorso con spazi e strutture per bambini e disabili.

Questi sono gli indispensabili presupposti per generare una offerta turistica intelligente, un’alternativa di mobilità culturale e sostenibile in un territorio privo o quasi di collegamenti pubblici. Un’offerta che, se opportunamente inserita all’interno di pacchetti turisti e in rete con gli altri comuni interessati (soprattutto con questi che già vantano un buon flusso turistico come Civita), potrebbe generare un cosiddetto “Attrattore turistico” con importanti ricadute economiche, occupazionali e di tutela dei nostri così apprezzati paesaggi.

Commenti