LIBERTA' DI INFORMAZIONE

Prima o poi doveva succedere, anche ad un blog da sempre trasparente ed aperto a pubblicare tutto, è arrivata una diffida da parte di uno studio legale.
L'amarezza non deriva dalla diffida di per sè, ma dal non potersi opporre alla cancellazione di articoli che riportano fatti pubblici accaduti realmente e diffusi sia su carta scritta che on line.
Forse non sarà dittatura ma sicuramente mette a dura prova dei ragazzi che hanno sempre scritto per la comunità e per la corretta informazione, che non hanno coperture legali come una testata giornalistica, e che quindi preferiscono cancellare qualcosa che andare in tribunale.
Il mondo dell'informazione in Italia è da sempre oggetto di discussione, c'è chi scrive secondo le regole di partito, chi secondo regole di padroni e sponsor, e chi semplicemente racconta quello che lo circonda senza veli, ovviamente distinguendo tra gossip privato, e cose che si possono raccontare.
La passione è tanta da permetterci di continuare anche se stiamo tanto fuori città, certo queste sono cose che ti fanno pensare, ti fanno perdere l'entusiasmo, ti fanno anche chiedere "chi te la fà fare", ma poi non si possono buttare al vento 3 anni di lavoro e concludo lasciando una frase di Voltaire: "Non condivido la tua idea, ma darei la vità affinchè tu possa esprimerla"
ANDREA FALCONE
TOMMASO RIZZUTO

Commenti

  1. Siamo già da tempo sotto vari regimi

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  2. Nessuno fermi la libera e corretta informazione!

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  3. nessuno puo' permettersi di fermare la liberta' di esprimersi in liberta', specie quando non si lede nessuno!!

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  4. Forza ragazzi! non lasciatevi intimorire

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  5. ragazzi grazie del supporto, continueremo come sempre, grazie a voi

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