I re del 55° carnevale di Castrovillari


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Carnevale, si sa, è il momento in cui tutto può avvenire. Il colore dei i coriandoli portati dal vento nasconde per un giorno il grigiore dell’asfalto, le risate dei bambini coprono festose i rumori della città, la felicità in quel giorno prende il sopravvento sui problemi quotidiani .Tutto è diverso ,tutto sembra magicamente capovolto, cambiato ,stravolto. E così può accadere che a Carnevale, a regalarci un sorriso sia proprio chi quel sorriso per troppo tempo se lo è visto negare dalla vita. Succede che dei ragazzi con delle storie personali difficili , possano insegnarci quanto sia normale la felicità .No, non si tratta di una melliflua storia di fantasia; si tratta di una bellissima e concreta realtà. Quei ragazzi sono i ragazzi che sono in cura presso il centro diurno del CIM di Castrovillari ,che sotto la guida dei dirigenti medici e degli altri operatori  sanitari del CSM sono riusciti ,non solo a partecipare ad uno dei carnevali più importanti d’Italia, ma addirittura a vincere. D’altronde pare che da quelle parti i medici sappiano bene ,per dirla con Arnold Bennett  che “La cura migliore contro l’ansietà, la depressione, la malinconia, il tormento interiore, è di proporsi il compito d’alleviare con la propria compassione la tristezza di qualcun altro.”
Vincere per loro non è , infatti ,solo un coronamento del lavoro e dei giorni trascorsi a creare i costumi indossati e ad organizzare il gruppo mascherato ma, un modo di interagire con l’ambiente che li circonda,fatto spesso, purtroppo, di emarginazione e di abbandono. La vittoria è, comunque, anche  di  tutto il CSM di Castrovillari, diretto dal primario d.ssa Marianna Ardillo, coadiuvata dai medici, psicologi e dagli operatori socio-sanitari, che hanno reso propri e interpretato, avvicinandoli alle realtà locali, i principi della riabilitazione psichiatrica che tende a riacquisire e sviluppare capacità perdute dal paziente psichico e recuperare quindi ruoli adeguati nel proprio ambito familiare e sociale. In tal modo viene coronato lo sforzo   di inserire i pazienti, nel modo migliore possibile, nella vita della comunità, continuando un percorso che già li aveva portati a cimentarsi in varie rappresentazioni teatrali e in altre partecipazioni a precedenti concorsi di carnevale, oltre che ad attività sportive. La dottoressa Ardillo ,nel ritenersi ampiamente soddisfatta ,ha ringraziato la direzione aziendale che ha permesso la realizzazione di questo progetto di riabilitazione, con la speranza che il medesimo prosegua verso altri importanti obbiettivi.

Commenti

  1. veramente emozionante, davvero, riuscire a far partecipare al carnevale gente con seri problemi è una cosa che riscalda il cuore, è ha al tempo stesso un valore umano che và ben al di là di ogni premio.
    Bello, bello, bello, complimenti ha chi ha reso possibile questa partecipazione che ha arricchito molto il senso più profondo del carnevale.
    Meritate un grande applauso

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