COMUNICATO STAMPA
La strategia dell’Enel riguardo la centrale del Mercure è chiara: confusione mediatica orchestrata ad arte per intorbidire le acque e far apparire che ormai è tutto a posto e che non ci sono più ostacoli al progetto di riattivazione. A farle da degno contraltare, in veste di premurosa “valletta”, la Regione Calabria che, non contenta di aver convocato una illegittima Conferenza di Servizi, la chiude con un parere positivo, che non tiene conto di quello negativo-e vincolante!- dell’Ente Parco. All’arroganza del potere –o, meglio, supposto tale- non c’è veramente limite! In realtà, per questa allegra brigata che, sulla pelle degli abitanti della Valle del Mercure vuole, a vario titolo, parassitare, il presente e l’immediato futuro non sono affatto rosei. Anzitutto il TAR di Catanzaro, ieri 8 novembre, diversamente da quanto sperato dall’Enel, non ha chiuso il ricorso presentato dai Sindaci di Viggianello e Rotonda circa l’illegittimità della Conferenza di Servizi, malgrado la sua frettolosa e patetica conclusione. Ci sarà, a brevissimo, una ulteriore udienza che valuterà anche l’esito finale della Conferenza. Ma le pessime notizie per Enel non finiscono certo qui: ancora prima, tra pochi giorni, sarà il Consiglio di Stato che ha emesso la sentenza di annullamento dell’intero procedimento autorizzativo del predatorio progetto dell’Enel (a partire dal 2002, altro che il cavillo burocratico di cui vanno cianciando l’Enel e i suoi sodali!) a valutare la congruità della Conferenza di Servizi appena conclusa. Una Conferenza –convocata illegittimamente, giova ripeterlo, e neanche conclusa con la sperata, e ampiamente annunziata, unanimità di pareri, che sembrava scontata!- che appare palesemente in insanabile contrasto con quanto il massimo tribunale amministrativo italiano ha decretato appena l’1 agosto scorso.
I patetici sforzi di Enel & Soci, per far apparire quello che non è, perciò, rappresentano semplicemente gli ultimi spasimi dell’agonia di una brutta e torbida vicenda che sta definitivamente per concludersi con la sconfitta di poteri arroganti e forti, ma non tanto forti da poter sperare di battere la volontà popolare e annullarne i legittimi interessi e i fondamentali diritti.
9 novembre 2012
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati
per la tutela della legalità e del territorio
La strategia dell’Enel riguardo la centrale del Mercure è chiara: confusione mediatica orchestrata ad arte per intorbidire le acque e far apparire che ormai è tutto a posto e che non ci sono più ostacoli al progetto di riattivazione. A farle da degno contraltare, in veste di premurosa “valletta”, la Regione Calabria che, non contenta di aver convocato una illegittima Conferenza di Servizi, la chiude con un parere positivo, che non tiene conto di quello negativo-e vincolante!- dell’Ente Parco. All’arroganza del potere –o, meglio, supposto tale- non c’è veramente limite! In realtà, per questa allegra brigata che, sulla pelle degli abitanti della Valle del Mercure vuole, a vario titolo, parassitare, il presente e l’immediato futuro non sono affatto rosei. Anzitutto il TAR di Catanzaro, ieri 8 novembre, diversamente da quanto sperato dall’Enel, non ha chiuso il ricorso presentato dai Sindaci di Viggianello e Rotonda circa l’illegittimità della Conferenza di Servizi, malgrado la sua frettolosa e patetica conclusione. Ci sarà, a brevissimo, una ulteriore udienza che valuterà anche l’esito finale della Conferenza. Ma le pessime notizie per Enel non finiscono certo qui: ancora prima, tra pochi giorni, sarà il Consiglio di Stato che ha emesso la sentenza di annullamento dell’intero procedimento autorizzativo del predatorio progetto dell’Enel (a partire dal 2002, altro che il cavillo burocratico di cui vanno cianciando l’Enel e i suoi sodali!) a valutare la congruità della Conferenza di Servizi appena conclusa. Una Conferenza –convocata illegittimamente, giova ripeterlo, e neanche conclusa con la sperata, e ampiamente annunziata, unanimità di pareri, che sembrava scontata!- che appare palesemente in insanabile contrasto con quanto il massimo tribunale amministrativo italiano ha decretato appena l’1 agosto scorso.
I patetici sforzi di Enel & Soci, per far apparire quello che non è, perciò, rappresentano semplicemente gli ultimi spasimi dell’agonia di una brutta e torbida vicenda che sta definitivamente per concludersi con la sconfitta di poteri arroganti e forti, ma non tanto forti da poter sperare di battere la volontà popolare e annullarne i legittimi interessi e i fondamentali diritti.
9 novembre 2012
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati
per la tutela della legalità e del territorio
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