Sciopero della fame

Molti detenuti del carcere di Castrovillari come circa 12000 detenuti di altre carceri sparse per l'Italia, in questi giorni protestano per il sovraffollamento e per le cattive condizioni di vita nelle strutture penitenziarie. Lo fanno con l'arma della non violenza: il digiuno.
Il leader del partito radicale Marco Pannella dal 20 di aprile è in sciopero della fame per " richiamare l'attenzione delle istituzioni su due questioni: la necessità e l'urgenza di una amnistia quale primo passo per affrontare la crisi della giustizia e l'emergenza del sovraffollamento delle carceri; il silenzio dell'informazione e l'assenza di ogni confronto democratico su questa come su ogni altra questione che interroghi la coscienza dei cittadini e richieda importanti decisioni politiche e gravi scelte legislative. " La casa circondariale di Castrovillari secondo il rapporto dell'associazione Antigone ospita poco più del doppio dei detenuti consentiti per capienza massima e lancia l'allarme su diversi episodi di autolesionismo e di suicidio da parte dei reclusi . Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato una lettera a Marco Pannella invitandolo a cessare lo sciopero della fame e promettendo di sollecitare i soggetti istituzionali competenti per adottare misure amministrative, organizzative e legislative 
 

Commenti