franco cappuccio (foto www.dirittodicronaca.it) |
CASTROVILLARI – (Comunicato stampa) Dopo la gara Tra Scalea e Castrovillari, la società rossonera ha diffuso il seguente comunicato: «In data odierna prima dell’incontro di calcio tra SCALEA e CASTROVILLARI per il campionato di Eccellenza è stato consumato un gravissimo agguato al direttore sportivo dell’U.S. Castrovillari Calcio da parte del Mister dello Scalea Franco VIOLA, tra l’altro squalificato.
La società è particolarmente mortificata dall’atteggiamento di questi Sigg. che, a loro dire, sono uomini di sport, ma che con lo sport nulla hanno a che fare, considerati i valori che esprimono nei campi da calcio.
Premesso che il Castrovillari Calcio condanna ogni tipo di violenza fuori e dentro il campo da gioco, la società ha provveduto subito, attraverso il dirigente accompagnatore Gaetano MARTUCCI, a depositare una denuncia dell’accaduto alla terna arbitrale, la quale ha sottolineato di aver visto il grave fatto accaduto prima dell’incontro di calcio e che provvederà a relazionare con il referto arbitrale all’ufficio competente.
All’accaduto era anche presente il Commissario di campo che redigerà verbale di quanto verificatosi che sarà poi presentato agli organi competenti.
Ciò che è accaduto è dovuto soltanto all’atteggiamento prepotente dell’allenatore VIOLA e del Direttore Sportivo BATTAGLIA della squadra dello Scalea, che hanno prima apostrofato con termini volgari e provocatori e poi il Viola ha assunto atteggiamenti violenti nei confronti del nostro Direttore Sportivo Franco CAPPUCCIO, uomo maturo e di nobili principi umani e sportivi, prima dell’incontro di calcio, intimidendo anche parte dei giocatori presenti negli spogliatoi.
Certo, se questi elementi sono i nuovi educatori dello sport, poveri noi! che giornalmente ci dedichiamo con passione ed impegno alle attività in cui crediamo, sostenendo anche notevoli sacrifici economici.
La società, con riserva di presentare ricorso presso le sedi competenti, si augura vivamente che l’accaduto possa insegnare ad avere maggiore rispetto per tutto e tutti, affinché i nostri giovani, alla fine di un incontro, si stringano la mano augurandosi “in bocca al lupo”».
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