Umidità al Protoconvento, interviene Donato (Pd)

il protoconvento francescano
CASTROVILLARI – (Comunicato stampa) Il Protoconvento è vittima dell'umidità. A renderlo noto è il componente della Direzione Provinciale del Pd, Giovanni Donato, che dopo la recente visita racconta: «Qualche giorno fa, dopo avere illustrato ai miei alunni la vita e le opere di S. Francesco d’Assisi e parlato dei primi conventi dei Frati minori in Calabria, ed a Castrovillari in particolare, mi sono recato con alcuni di loro, spinti dalla curiosità, al Protoconvento, per una visita didattica e culturale.
Subito la nostra attenzione, osservando i muri esterni, è stata attratta dalla presenza di eccessiva umidità dovuta alla mancanza delle parti terminali di tutte le canaline di scolo delle acque piovane che, dalla grondaia, scendono lungo il perimetro dei muri.
Dopo aver chiesto i motivi di questa inopinata ed apparentemente strana situazione, ci fu risposto che i pezzi mancanti delle canaline sarebbero stati trafugati da ignoti ladri, presumibilmente attratti dal rame di cui le stese sono composte!
Pertanto l’umidità, non essendo state integrate le canaline nonostante l’inclemenza del tempo, per colpevole incuria, corrode e deturpa inesorabilmente la facciata esterna di quello che dovrebbe essere un monumento “sacro” per la Città di Castrovillari.
Per non parlare, poi, della situazione all’interno dell’edificio a causa della desolante visione dello storico colonnato, soprattutto nelle parti inferiori, scrostato dall’umidità che, altrettanto, imperversa su alcune pareti, in modo particolare, lungo i muri esterni, ormai anneriti e ricoperti di erbacce e rifiuti, prospicienti la strada che conduce al Santuario della Madonna del Castello.
Che triste spettacolo di incuria, di disinteresse per il patrimonio comunale e di disprezzo per le memorie storiche di Castrovillari!
Questo degrado è acuito, anche, dalla precarietà e pericolosità della pavimentazione di alcuni tratti delle strade esterne al Protoconvento: mattonelle divelte e scheggiate, disseminate per lunghi tratti, buche, soprattutto nelle parti più scoscese, rappresentano l’umiliante “biglietto da visita” offerto alle centinaia di utenti e di visitatori di questa struttura che è nata per essere il “fiore all’occhiello” della Città!
Circa dieci Amministrazioni che si sono susseguite nel tempo, ed in particolare quella in cui ho svolto le funzioni di Vicesindaco che completò e terminò l’opera, hanno consegnato a Blaiotta ed alla sua sgangherata Maggioranza un gioiello che stanno, colpevolmente, svilendo, depauperando ed oltraggiando.
Questa orripilante visione è comune, purtroppo, ad altri luoghi del centro antico, alla viabilità urbana ed extraurbana di competenza comunale, alle “vanedde” del centro storico in molte delle quali la vegetazione spontanea cresce rigogliosa ed anche alla zona di espansione dove sussistono situazioni di degrado e di pericolosità.
Con il pressappochismo e l’inefficienza con la quale gli improvvisati Amministratori di Centrodestra governano la Città gestiscono, anche, un inestimabile patrimonio urbano, storico e di memorie che affidano, rissosi ed incuranti, alle “ortiche di deserta gleba”!».


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