L'assessore regionale Rizzo sulla discarica di Cammarata

CATANZARO – “Le osservazioni presentate da cittadini e da associazioni sui progetti sottoposti alla
procedura di VIA rientrano a pieno titolo nella procedura tecnico-amministrativa finalizzata alla
formulazione del giudizio di compatibilità ambientale”. L’assessore all’Ambiente della Regione Calabria
Antonella Rizzo ha esordito con queste parole entrando nel merito di alcune richieste, pervenute da
associazioni ambientaliste ed organismi rappresentativi, riguardanti un procedimento per il rilascio di una
Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.). L’istanza è stata presentata alla Regione Calabria da una Ditta
che intende realizzare una piattaforma per il trattamento, valorizzazione e smaltimento di rifiuti non
pericolosi nel Comune di Castrovillari.
“La Valutazione di Impatto Ambientale – ha sostenuto la Rizzo – è inserita all’interno di un procedimento
autorizzatorio più generale, aperto alla partecipazione del pubblico. Dopo un’istruttoria tecnico-scientifica
interdisciplinare, essa sfocia in un giudizio preventivo in ordine alla compatibilità ambientale di un
progetto. All’interno di questo complesso iter, a chiunque è data la possibilità di prendere visione del
progetto presso gli enti ove è obbligatorio il deposito di tutti gli elaborati tecnici. La norma prevede
sessanta giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi
conoscitivi e valutativi. Per tutti i procedimenti quindi, compreso quello che interessa il territorio di
Castrovillari, le osservazioni saranno valutate contestualmente, o in maniera singola o per gruppi,
dall’apposita Struttura Tecnica di Valutazione regionale che dovrà esprimere il parere. Essendo la VIA un
endo-procedimento, durante l’esame istruttorio, la Commissione all’uopo istituita dovrà tenere conto delle
osservazioni presentate dalle associazioni, dagli enti e dai privati cittadini. L’obiettivo principe è la tutela
dell’ambiente, associato alla salvaguardia della salute della popolazione. Le oltre quindici osservazioni
pervenute al Dipartimento Ambiente, inerenti l’impianto di Castrovillari, saranno scandagliate una ad una
per avere un quadro il più possibile chiaro in merito agli impatti che l’opera in questione potrebbe
determinare. Ovviamente, tutte le richieste di ampliamento che ricadono in aree vincolate (agricole con
produzione di pregio, Doc, Dop, Igt, ecc.) non potranno essere accolte per come previsto dalle norme
vigenti. È appena il caso di sottolineare che il Piano regionale di gestione dei rifiuti prevede il ciclo integrato
con differenziata spinta e recupero di almeno il 50 per cento dei rifiuti prodotti oltre che discariche “zero”,
in armonia con il principio sancito dalla Legge Urbanistica regionale di consumo di suolo “zero””.

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