Il quarto giorno di primavera per i teatri castrovillaresi


La presentazione del nuovo libro di Andrea Porcheddu, edito da Cue Press, inaugura il quarto
giorno di Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea ideato e
diretto dalla compagnia Scena Verticale. Cose c’è da guardare? La critica di fronte al teatro
sociale d’arte è il titolo del libro di Porcheddu, uno sguardo sulla diversità nel teatro. Tanti artisti si
sono cimentati con questa ‘arte’ delicata e complessa, raggiungendo risultati a volte sorprendenti.
Pubblico e critica sono sempre più educati a vedere e misurarsi con spettacoli che hanno al centro la
diversità, nei testi come nei protagonisti.
Dalle 19.00 spazio agli spettacoli. Si comincia al Teatro Sybaris con la prima nazionale di
Frigoproduzioni. Tropicana, questo il titolo dello spettacolo che vede in scena Francesco Alberici,
Salvatore Aronica, Claudia Marsicano, Daniele Turconi, è anche il titolo di una canzone. Il brano
del Gruppo Italiano descrive un’apocalisse alla quale i presenti assistono senza quasi rendersene
conto. Dopo aver dominato le classi che dell’estate 1983, è diventato un pezzo simbolo dell’estate
tout-court, passando alla storia come inno alla leggerezza estiva e ballo di gruppo per eccellenza.
Mentre l’angosciante tematica del testo è passata completamente in secondo piano. In questo
fallimento comunicativo consiste la magia di quest’opera. L’inquietudine nascosta di Tropicana è
quasi inafferrabile, avvolta com’è in una confezione leggera e ridente. Di che parla davvero questa
canzone? Perché nessuno ci ha mai fatto caso? Tropicana è un’immersione negli abissi, nel nero
nascosto di una canzone. È la ricerca di un punto di contatto tra quel nero e questo attuale che ci
sommerge.
Al teatro Vittoria, alle 20.30, Marta Dalla Via presenta in anteprima nazionale Personale Politico
Pentorhal – Opera rap per Andrea Pazienza. Le parole del titolo sono nodi di contenuto e il
tentativo di scioglierli è lo spettacolo stesso. Un omaggio al dizionario dadapaz di Andrea Pazienza
che vede in scena Marta Dalla Via e i rapper Omar Faedo (MOOVA), Simone Meneguzzo (DJ
MS), Michele Seclì (LETHAL V), Alessio Sulis (REBUS), Giovanni Zaccaria (ZETH CASTLE).
Tutto è una questione personale. Politico è da intendersi non solo come relazione tra cittadini ma
anche come rapporto con la città. Ogni città ha la sua piazza Verdi. Pentothal è uno degli alter ego
grafici di Andrea Pazienza ma è anche un farmaco che libera i freni inibitori. Così sono i rapper su
questo palco: non accettano censure. Ma il Pentothal può essere anche ingrediente dell’iniezione
letale ai condannati a morte. È l’anestesia al resto del mondo, l’abbassamento delle difese
immunitarie culturali ed è lo spirito in cui, purtroppo o per fortuna, è immerso questo lavoro.
Chiudono la quarta giornata di Festival i padroni di casa Scena Verticale con Masculu e fìammina
di Saverio La Ruina. Un uomo semplice parla con la madre. Una madre che non c’è più. Lui la va a
trovare al cimitero. Si racconta a lei, le con da con pacatezza di essere omosessuale, l’esistenza
intima che viveva e che vive. Scatta in lui un tipico confessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi,
dai timori di preoccupare. Forse con un piccolo indicibile dispiacere di non aver trovato prima, a tu
per tu, l’occasione di aprirsi, di cercare appoggio, delicatezza. E affiorano memorie e coscienze di
momenti anche belli, nel figlio, a ripensare certi rapporti con uomini in grado di dare felicità, un
benessere che però invariabilmente si rivelava effimero, perché le cose segrete nascondono mille
complicazioni, destini non facili, rotture drammatiche. In un meridione con la neve, tra le tombe,
finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
Consueto l’appuntamento per i più piccoli con i kamishibai di Primavera Kids. Alla libroteca La
Freccia Azzura, alle 18.00, La lettera di Antonio Ferrara. Un viaggio sui binari della dolcezza del
testo e delle poethiche illustrazioni, alla scoperta di luoghi ed emozioni.

PRIMAVERA DEI TEATRI 2MILA17

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