Primavera dei teatri, si apre il sipario. Ecco gli appuntamenti di oggi


Oggi si apre il sipario su Primavera dei Teatri, diciassettesima edizione del festival
ideato e organizzato dalla compagnia Scena Verticale che si terrà a Castrovillari dal
29 maggio al 5 giugno.
La prima giornata della rassegna sui nuovi linguaggi della scena contemporanea si
presenta ricca di appuntamenti.
Alle 11,30 una parata di apertura tra corso Garibaldi e via Roma, a cura di Teatro
della Maruca, Takabum e Teatrop, inaugura il Primavera Kids, progetto dedicato
ai più piccoli. I laboratori, gli spettacoli e le attività didattiche si svolgeranno tra il
Palazzo di Città e il Castello Aragonese.
A dare il via ufficialmente alla programmazione c’è la compagnia calabrese Hermit
Crab con la prima nazionale Giovanna d’Arco- La rivolta di Carolyn Cage, per la
regia di Luchino Giordana e Ester Tatangelo, in scena al Capannone dell’autostazione
alle ore 19.
Il testo, rappresentato per la prima volta in Italia, fa rivivere Giovanna d’Arco, che
ritorna per raccontarci la sua infanzia, l’adolescenza, le sue esperienze con i più alti
livelli della Chiesa, dello Stato e delle armate militari. La pulzella d’Orleans ha
condotto alla vittoria un esercito a diciassette anni, a diciotto è stata l’artefice
dell’incoronazione di un re, a diciannove si è scagliata contro la Chiesa Cattolica e ha
perso. In Giovanna d’Arco – la rivolta, Giovanna è anoressica. Un’adolescente in
fuga da un padre violento e alcolizzato, da un destino di moglie e madre, che già
aveva segnato la madre e la sorella. Ribelle, irriverente, più scaltra dei suoi giudici,
impenitente e incrollabilmente fedele alla propria visione, Giovanna morirà per il
diritto di indossare abiti maschili. Un lungo apologo che smaschera la brutale
misoginia che sta dietro le istituzioni maschili.
Secondo appuntamento alle 21 al Teatro Sybaris con Teatrodilina, in scena con Gli
uccelli migratori, scritto e diretto da Francesco Lagi. Una storia sospesa, che si
innesca attorno all’attesa di una persona che sta per arrivare mentre gli altri la stanno
aspettando. C’è una tutina azzurra e l’invenzione di una app. Un ricordo di bambini e
Yoda che è sparito e non si trova più. L’arrivo di un padre, il linguaggio degli uccelli,
una bussola rimasta in tasca. La paura di cambiare e la vita che bussa alla porta e si
rivela improvvisamente. I personaggi ruotano intorno a un centro, si affaticano
dolcemente cercando di sintonizzarsi sulla frequenza del loro motivo di stare al
mondo. “Sai la paura che hanno la prima volta che volano, gli uccelli? Si buttano nel
vuoto. Non sanno che le ali li possono tenere su. Non sanno nulla delle ossa cave,
dell’aerodinamicità, del movimento ascensionale delle ali, nulla. Cadono. E poi,
all’improvviso, rimangono su. È una cosa molto impressionante”. Una commedia
originale e arguta, che restituisce allo spettatore tutta una cifra ironica del dolore dei
rapporti umani.
La serata si concluderà al Blocco G con il Dopofestival a cura di Giudecca Cafè: da
mezzanotte musica e divertimento nei suggestivi spazi del Castello Aragonese.

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