Referendum del 17 aprile, le civiche denunciano la mancata discussione di una mozione a riguardo

COMUNICATO STAMPA
Il Presidente del consiglio comunale e i consiglieri di maggioranza non hanno consentito la
discussione sulla mozione, presentata dalle liste civiche, a tutela dell'ambiente, dell'occupazione e
della salute, minacciate dalle attività estrattive delle società pretrolifere.
Nel giorno in cui il Presidente celebrava l'ingresso nella storica sala consigliare come "
luogo in cui si disegna il futuro della nostra Città ...", non ha consentito che ci fosse un
democratico dibattito su un argomento di assolutà rilevanza e attualità.
Il Presidente del consiglio comunale e la maggioranza hanno giustificato il loro grottesco rifiuto alla
discussione invocando la rigida applicazione di una norma di legge che impedirebbe all'Ente di fare
comunicazioni in prossimità di consultazioni referendarie. E' stato quanto mai strumentale, poi,  il
richiamo ad una precedente deliberazione del Consiglio comunale adottata nel "recentissimo" 2013
– da una compagine consiliare diversa da quella attuale – con la quale si esprimeva contrarietà
all'attività estrattiva in genere, ed impegnava il Sindaco e Giunta ad intraprendere ogni forma di
coinvolgimento, compartecipazione e di supporto alle iniziative delle Istituzioni locali nonchè delle
Associazioni e delle popolazioni della fascia costiera del Golfo di Taranto.
Ad onor di cronaca la città in quasi tre anni,  non si è accorta, di nessuna iniziativa o
compartecipazione ad attività di contrasto alle trivellazione posta in essere dal Sindaco Lo Polito e
dalla sua Giunta, in attuazione di un atto di Consiglio Comunale adottato all'unanimità.
Per tale motivo sarebbe stato opportuno e doveroso, anche in considerazione del mutamento della
composizione dell'attuale compagine consiliare, un nuovo impegno del Consiglio Comunale di
contrarietà alle attività estrattive, stante l'attualità del pericolo derivante dalle pressioni che le lobby
petrolifere stanno esercitando, per ottenere autorizzazioni a sfruttare il territorio all'infinito.
La finalità della mozione presentata dalle liste civiche era diretta a salvaguardare settori
fondamentali per l’economia del Paese e della regione Calabria come  pesca, turismo
balneare, attività ricettive e di ristorazione dei comuni costieri fonte di sviluppo e di
occupazione di importanza nodale per la crescita economica già mortificata.
Tutta Italia in questi giorni sta prendendo posizione su un argomento così delicato. Leader
politici nazionali, tra tutti il presidente del consiglio dei Ministri Renzi, Michele Emiliano,
presidente della Regione Puglia, non perdono occasione per confrontarsi pubblicamente
sul tema;  numerosi parlamentari, sindaci e consigli comunali stanno esprimendo le loro
posizioni politiche, in rappresentanza dei cittadini elettori e a difesa del territorio, sulle
conseguenze che le trivellazioni in mare hanno sull'ambiente, sull'occupazione e sulla
salute.
Gli altri possono parlare ma a Castrovillari il dibattito politico e democratico è inibito! In
altre comunità ci si mobilità per la difesa delle loro prerogative mentre da noi si richiamano
mozioni vecchie di tre anni. Che peccato!

Comitato Politico Liste Civiche
Solidarietà e Partecipazione

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