I Maltesi emozionano il pubblico del Sybaris , questa sera arriva Nello Iorio

Magia, emozioni, brividi lungo la schiena. Questo, il resoconto dello spettacolo musicale andato in
scena lunedi sera presso il teatro Sybaris di Castrovillari direttamente dal cartellone della rassegna
“Primafila”. Un reale tributo al grande Fabrizio De Andrè musicato e cantato da I Maltesi, ha visto
sul palco, nove elementi sposarsi amabilmente fra loro.
Violino, tromba, flauto, chitarre, batteria, tastiera, voce, voci da chiudere gli occhi e volare. E così è
stato: teste che si muovevano, mani che partivano da sole ad accompagnare la musica fino a
diventare strumenti anche loro e creare, insieme a I Maltesi, un unico coro, un unico canto. Piedi
che tenevano il tempo e in più di una occasione, il pubblico non è riuscito a trattenersi nel cantare a
squarciagola.
Una voce, quella del cantante, Dario Di Stefano, che non ha imitato, non ha esasperato somiglianze
banali ma che ha reso merito, con uno straordinario carattere vocale, a un grande del cantautorato
italiano,  generando suggestioni  lontane dalla puerilità dei facili paragoni.
Da “Via del Campo” a “Khorakhanè”, a  “Il testamento di Tito”, si sono ripercorse le tappe dei
soggetti che De Andrè sceglie di portare in primo piano e che spesso sono gli “ultimi”, gli
emarginati, i folli spirituali spinti da una rivoluzione interiore e che  Di Stefano ha saputo
trasmettere a tutta la platea con un messaggio di speranza.
La speranza che questi testi non tramontino mai, ma possano vivere attraverso anime come lui che,
con passione e talento, ci hanno permesso di sognare ad occhi aperti e di conoscere il fulcro
dell’eccellenza italiana musicale.
Dettagli, sfumature, giochi di luci hanno fatto della serata, una escalation di tempi lenti, ritmi più
forti, a parti voci di cori femminili sottili e ammalianti, sino a chiudere con una ballata – quella
dell'amore cieco – che ha scatenato la platea lasciandola soddisfatta e felice di aver preso parte a
una serata, perfettamente organizzata dall'associazione Culturale Novecento e del suo Direttore
Artistico, Benedetto Castriota.

Ufficio Comunicazione
Serenella Chiodi


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