Il Castello Aragonese si racconta in una mostra documentaria

Verrà inaugurata sabato 26 settembre 2015, alle ore 11.30, presso l' Archivio di Stato - Sezione di Castrovillari, la mostra documentaria "Delle pene e del castigo. Il Castello aragonese tra 1861 e il 1879 nei documenti del fondo Prefettura". Con il patrocinio dell’Archivio di Stato di Cosenza (dr. Giovan Battista Scalfari), curata dalle associazioni culturali Sifeum e Mystica Calabria con la sezione castrovillarese dell’Archivio di Stato, (Concetta Micciullo, Rosetta De Biase, Francesca Mortati, Raffaele Traettino, Rosina Romeo), espone al pubblico, per la prima volta, una miscellanea di documenti recentemente ritrovati nel Castello Aragonese, adibito a Carcere fino al 1995, versati alla suddetta sezione dall'associazione culturale Sifeum, catalogate dai funzionari archivisti e rese fruibili alla collettività. Tali documenti relativi alla vita carceraria tra il 1861 e il 1879 e riferibili al fondo Prefettura, quindi appartenente allo Stato, parlano della vita quotidiana carceraria in un periodo molto importante per il nostro territorio: si ritrovano ordini al capo Guardiano di consegna di detenuti, di traduzione e rimessa in libertà di detenuti o di invio degli stessi al sifilicomio, certificati sanitari, situazioni carcerarie con specchio sanitario, sanzioni irrogate dal Sottoprefetto, particolari richieste dei detenuti dietro pagamento, per cui la mostra offre una visione storica del Castello-Carcere dopo l’Unità d’Italia ed è un significativo contributo che va ad arricchire le fonti documentarie di cui si dispone molto frammentarie, sul castello aragonese di Castrovillari. La mostra è presentata dal prof. avv. Giovanni Brandi Cordasco Salmena dell'Università "Carlo Bo" di Urbino con un intervento magistrale sulle "aporie delle logiche immanenti e la funzione etica della pena nel costante affanno del diritto tra retribuzione e prevenzione" ed è impreziosita, per l'occasione, dalle opere realizzate dagli artisti contemporanei Francesco Gagliardi, Matteo Grisolia, Antonio Grobi, Andrea Gullo, Giuseppe Diodati, Salvatore Diodati, Francesco Senise e Fedele Tocci, per portare avanti il programma di valorizzazione dell’arte moderna promosso dall'associazione culturale Mystica Calabria attraverso il progetto "Spazi Storici - Spazi d'Arte" al fine di favorire l’intensa e proficua attività e ricerca artistica del territorio calabrese e la conoscenza di nuove forme di sperimentazione artistica. La mostra è visitabile fino all'8 ottobre, dal Lunedì al Giovedì ore 9.00/13.00 - 15.00/17.00 e Venerdì e Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00

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