Interrogazione parlamentare per la centrale del Mercure

COMUNICATO STAMPA
Antonio Placido, parlamentare di SEL, ha presentato una interrogazione al Ministro dell'Interno per le preoccupanti notizie di stampa nazionale e regionale che riportano i rischi di infiltrazioni criminali al seguito del progetto dell'Enel di riattivazione della centrale elettrica  della valle del Mercure. L'allarme lanciato dai mezzi di informazione riguarda il fornitore ufficiale di biomasse dell'Enel, nonché promotore del "Comitato del SI" alla centrale. Il personaggio, quasi un portavoce di Enel nella vicenda del Mercure, é risultato infatti essere stato più volte fatto oggetto di informative dei Carabinieri, provvedimenti inibitori antimafia, divieto all'esercizio dell'attività nel Porto di Gioia Tauro. Il tutto ratificato dal TAR di Catanzaro che ha confermato tutti i provvedimenti restrittivi a cui il fornitore/collaboratore dell'Enel é stato sottoposto. E, su un argomento tanto delicato e importante per la sicurezza sociale delle popolazioni della valle, nonché per il loro futuro, é davvero riprovevole e vergognoso l’ingiustificabile silenzio dei Sindaci "collaborazionisti" dell'Enel e del Presidente del Parco del Pollino, Pappaterra, candidato alle regionali calabresi -occasione forse per "mettere a frutto"  gli anni passati a (mal)amministrare l'Ente Parco con l'occhio fisso ai vantaggi elettorali collegati. E perché tacciono i Sindacati che si sono segnalati solo per il loro voltafaccia e per le frenetiche iniziative che aiutano l'Enel e penalizzano la salute, l'economia e l'occupazione della gente della Valle ? E i vertici politici calabresi (o quel che ne rimane) e lucani, con il Presidente Pittella che è tra i più fervidi sostenitori di una iniziativa che contribuirà a danneggiare ulteriormente la già devastata terra di Basilicata? Ma è pure vergognoso il silenzio dell'Enel, per la quale, evidentemente, "tutto fa brodo", in barba ad ogni Codice Etico a cui orgogliosamente -ma solo a parole- l’Azienda elettrica fa riferimento.
Il progetto dell'Enel é stato finora bocciato a tutti i livelli: dal TAR, al Consiglio di Stato, dagli Amministratori direttamente interessati, ai Comitati e Associazioni, ma soprattutto dalla popolazione della Valle. Adesso che la Regione Calabria ha rimesso le carte al Consiglio dei Ministri, in un ultimo, disperato tentativo di "dare una mano" a chi aggredisce i nostri territori, speriamo che giustizia, legalità e rispetto dei diritti e degli interessi delle popolazioni siano tutelati come devono. L'Enel comunque sappia che, in ogni caso, l’opposizione al suo predatorio progetto continuerà fino all’unica possibile e inevitabile conclusione: chiusura e smantellamento di quel ferrovecchio noto come centrale termoelettrica del Mercure.

11 novembre 2014

Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e dei Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del Territorio 

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