Lo sciopero dei tir mette in ginocchio la produzione locale.

La recente protesta degli autotrasportatori che si lamentano per i costi troppo elevati (benzina,autostrade,iva,assicurazioni, ecc.) ha creato anche nel nostro territorio diversi disagi.Alcuni imprenditori oltretutto lamentano perdite economiche rilevanti :Fulvia Caligiuri ,titolare della ditta "Torre di Mezzo"di Castrovillari in una lettera al prefetto di Cosenza scrive:"ospedali, mense, istituti, supermercati, bar, pasticcerie. Il nostro prodotto è ad alta deperibilità e in questi tre giorni abbiamo distrutto, o meglio regalato perché di fatto il latte è stato distribuito gratuitamente nei posti di blocco dove i nostri mezzi sono stati fermati, più di 150 quintali di latte. Oltre il danno la beffa .Anche noi diciamo basta al caro gasolio perché siamo i primi a pagarne lo scotto , ma se a ciò aggiungiamo l’impossibilità a distribuire il prodotto non facciamo altro che peggiorare la già precaria situazione in cui versano le nostre aziende agricole”.Contemporaneamente la cooperativa agricola "Osas" lamenta il medesimo problema visto che gran parte dei frutti raccolti vengono spediti nei mercati del nord Italia e all'estero.

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