Operazione antidroga: 14 arresti

CASTROVILLARI. Sono 
quattordici le persone 
arrestate nella Sibaritide 
dagli agenti del
 Commissariato di Polizia
 di Castrovillari,
 nell’ambito 
dell’operazione antidroga
 denominata in codice 
“street market”.
 Le persone colpite dalle misure 
cautelari emesse dal Gip del 
Tribunale di Castrovillari su richiesta 
della Procura della Repubblica, sono
 accusate di detenzione ai fini di 
spaccio di sostanze stupefacenti, 
in particolare eroina e cocaina. 
In carcere sono andati Marco Longhi,
 41 anni, Aldo Caruso, 48 anni, 
Antonio Bevilacqua, 29 anni, 
Giuseppe Rinaldi, 25 anni, 
Pietro Milito, 27 anni, Fabrizio Praino, 
30 anni, tutti pregiudicati.
 Inoltre Alessandro Graziadio, 
22 anni, e Franco Mario, 42 anni, 
incensurati. Arresti domiciliari per 
Francesco De Rose, 39 anni, Mariuccia
 Parrotta, 40 anni, Filippo Lorenzo 
Rinaldi, 54 anni, Rosetta Gabriele,
 40 anni. Obbligo di presentazione
 alla Polizia Giudiziaria per Roberto 
De Rose, 41 anni, e Natale Voto, 29 anni. 
Tutti sono accusati, in concorso, di 
detenzione ai fini di spaccio di sostanze 
stupefacenti. Durante l’operazione sono
 state sequestrate 135 dosi di eroina, per 
un totale di 65 grammi, 15 dosi di cocaina,
 per un totale di 25 grammi, e 2 bilancini 
elettronici di precisione. L’operazione era 
partita un anno fa grazie alle dichiarazioni
 di un tossicodipendente scampato a un’overdose.
 Secondo la ricostruzione dell’accusa coordinata
 dal procuratore della Repubblica di Castrovillari 
Franco Giacomantonio, in collaborazione con il
 suo sostituto Baldo Pisani, gli spacciatori, che
 rifornivano consumatori provenienti da gran
 parte della provincia, erano legati al clan 
degli zingari di Cassano Ionio. Nei dodici 
mesi di indagine, i poliziotti, guidati dal 
vice questore Giuseppe Zanfini, hanno 
documentato decine di consegne di dosi 
con riprese video effettuate da una 
microtelecamera installata nella piazza.
 Ed erano un bar della frazione Doria e 
le case popolari di Lauropoli, a Cassano 
Ionio i centri dello spaccio di eroina e cocaina, 
che veniva gestito attraverso messaggi
 sms da un’esperta organizzazione. Già 
dal 2009 il Commissariato di Polizia di
 Castrovillari teneva però d’occhio alcuni
 degli arrestati di questa operazione, 
attraverso diverse telecamere piazzate 
su palazzi e lampioni della luce. Si è 
così scoperto che i carichi di droga 
venivano chiamati “lenzuola”, le partite
 di cocaina erano “balle di fieno”
 o carichi di “ianca”, l’eroina era la
 “nera” o la “birra”, che poteva essere 
“grande” o “piccola” a seconda della 
quantità. “La particolarità è che gli
 indagati avevano realizzato dei veri 
turni di lavoro, per coprire le 24 ore. 
I clienti arrivavano a Doria e a Lauropoli
 da tutta la provincia”, ha detto in 
conferenza stampa Giuseppe Zanfini,
 Dirigente del Commissariato di
 Castrovillari. Diverse dosi di droga 
sono state recuperate in una grotta,
 dove erano state nascoste da alcuni 
degli arrestati.

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