Consiglio comunale. Convocato per il 16 e 18 marzo

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Il Consiglio comunale di Castrovillari è stato convocato dal presidente, Marisa Urso, su determinazione della conferenza dei capigruppo ed in seguito ad una richiesta della minoranza, per le ore 9 di mercoledì 16 marzo nella sala delle rappresentanza di palazzo Gallo, in prima convocazione, e per le ore 16 di venerdì 18 marzo, in seconda, nella sala 14 del Protoconvento francescano. Otto i punti all’ordine del giorno. Oltre alle interrogazioni ed interpellanze, la convocazione prevede tre punti richiesti dai consiglieri della minoranza e riguardanti rispettivamente l’esame della mozione di sfiducia al sindaco (presentata il 14 gennaio scorso e, poi, sfilacciatasi, prima del suo ritorno in Consiglio per essere discussa e poi votata, in seguito alla nuova convergenza politica creatasi ed alla partecipazione organica dell'UDC con la maggioranza di centrodestra nell'amministrazione locale, che ha portato alla seduta deserta dell'11 febbraio) , la discussione sulla situazione politica e le questioni inerenti la sanità in Calabria e l’Ospedale di Castrovillari. Per di più si affronteranno i riconoscimenti di alcuni debiti fuori bilancio e tre ordini del giorno presentati dal consigliere Tommaso De Capua, precisamente: l’istituzione della banca del tempo, l’istituzione di un fondo regionale per l’erogazione di un assegno per l’assistenza personale e per la vita indipendente ed autodeterminata di persone con handicap grave, oltre ad una proposta dell’ANCI per la proroga di due anni dei debiti dei Comune nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti. Durante la Conferenza dei capigruppo i consiglieri Antonio Bartolini e Francesco Condemi, in rappresentanza della maggioranza, si sono dissociati dal riportare, come richiesto dalla minoranza, l’esame della mozione di sfiducia che, secondo loro, si sarebbe esaurita nella seduta dell’undici febbraio scorso, essendo presenti solo 8 degli undici firmatari e ritenendola, pertanto , decaduta , avanzando, comunque, la possibilità di volerla discutere nel punto concernente la situazione politica, pure richiesto dalla minoranza attraverso i capigruppo presenti Lo Polito e Santagada. Per tutti ha deciso il presidente del Consiglio, Marisa Urso, la quale ha inserito, per effetto della procedura regolamentare, l’esame della mozione di sfiducia in quanto non era stata trattata nel precedente Consiglio.

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